Massimo Costa - XPB ImagesDoppietta Red Bull-Honda, debacle Ferrari. Charles Leclerc continua a fare magie in qualifica, ma alla luce dei fatti, in gara non sta raccogliendo quanto dovuto. L'errore di Imola, il ritiro per guasto tecnico quando dominava a Montmelò, la strategia sbagliata a Montecarlo, la rottura del motore a Baku quando era al comando. Leclerc dopo Miami, quinto appuntamento. guidava il campionato con 104 punti contro gli 85 di Max Verstappen, ora siamo arrivati all'ottavo Gran Premio e l'olandese della Red Bull è il capoclassifica con 150 punti seguito da Sergio Perez con 129 e poi ecco Leclerc, 116. In tre gare, il monegasco della Ferrari ha racimolato 12 lunghezze contro le 65 di Verstappen e le 63 di Perez. Numeri che spiegano molto. La Ferrari è in caduta libera considerando anche il ritiro di Carlos Sainz per un problema idraulico.
Ma occorre mantenere la calma, anche la Red Bull a inizio campionato, nella corsa inaugurale di Sakhir, ha visto i suoi due piloti ritirarsi, con Verstappen KO anche a Melbourne. Ma se la RB18 sembrava non essere un esempio di affidabilità, cammin facendo l'ha trovata, al contrario, la Ferrari è partita a mille, ma gara dopo gara sta comiinciando a zoppicare in maniera preoccupante. Nulla è ancora perso, in programma ci sono ancora 14 Gran Premi e tutto può accadere ovviamente, ma i segnali che arrivano dalle piste sono certamente preoccupanti per il team diretto da Mattia Binotto.
Leclerc è partito male al via del GP di Baku e Perez con grinta lo ha infilato alla prima curva. Il messicano ha subito preso un discreto margine di vantaggio mentre Verstappen ha tentato più volte di attaccare il pilota Ferrari. Quando Sainz si è fermato al giro 8, la direzione gara ha optato per la virtual safety car e la Ferrari ha chiamato al pit-stop Leclerc per passare dalle gomme medie alle dure. Una scelta forse troppo aggressiva e frettolosa. La Red Bull è stata sorpresa, ma ha atteso per effettuare il cambio gomme ai propri piloti, convinta che nel finale sarebbero stati più veloci avendo gomme più fresche. E non è detto che gli strateghi Red Bull non l'avessero vista giusta con Perez fermato al giro 16 e Verstappen alla tornata 18.
In quel momento, Leclerc era tornato al comando, ma subito dopo una fumata bianca, nella foto sopra, è emersa dal posteriore della sua Ferrari e addio sogni di gloria. Verstappen e Perez hanno quindi occupato le prime due posizioni e i successivi giri per loro sono stati una passeggiata. Il messicano non era felice, dopo i primi chilometri di gara affrontati con un gran passo davanti al gruppo, ha dovuto rallentare per il progressivo degrado delle gomme, certamente inatteso. Perez ha così dovuto cedere il passo a Verstappen e per lui è stata la resa.
Bella gara per la Mercedes che ha piazzato sul terzo gradino del podio George Russell e Lewis Hamilton in quarta posizione. Tutto questo nonostante il forte porpoising che ha distrutto la schiena del sette volte campione del mondo mentre Russell è parso decisamente più fresco una volta sceso dalla sua monoposto. Tutto questo dopo le dichiarazioni dure del giovane pilota inglese riguardo le difficoltà derivanti dal porpoising. Per lui quello di Baku è il terzo podio stagionale (sempre terzo posto) dopo anche quelli di Melbourne e Montmelò. Se Russell si è trovato terzo per il ritiro delle due Ferrari, Hamilton ha dovuto affrontare vari duelli e alla fine la quarta posizione è stata un toccasana.
Grande soddisfazione nel team di Faenza, Alpha Tauri-Honda, per il quinto posto di Pierre Gasly, miglior risultato stagionale. Peccato per Yuki Tsunoda che poteva puntare alla zona punti, ma un problema all'ala posteriore lo ha costretto a una sosta non prevista. E applausi vanno anche a Sebastian Vettel, magico sesto con una Aston Martin-Mercedes non competitiva. Il tedesco ha lottato, sbagliato, recuperato e alla fine è arrivata la sesta piazza, miglior piazzamento da Spa 2021 quando aveva concluso quinto.
Secondo settimo posto consecutivo per Fernando Alonso con la Alpine-Renault, autore di una buona corsa e bravo nel finale a tenere dietro le due McLaren-Mercedes di Daniel Ricciardo (finalmente ficcante) e Lando Norris. Ultimo punto ad Esteban Ocon. Peccato per Valtteri Bottas, 11esimo dopo una corsa non facile con la Sauber Alfa Romeo-Ferrari, ritirato per guasto tecnico il suo compagno Guan Yu Zhou. Fuori dai giochi per noie tecniche anche Kevin Magnussen che con la Haas-Ferrari stava disputando una aggressiva corsa.
Domenica 12 giugno 2022, gara 1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 51 giri
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 20"823
3 - George Russell (Mercedes) - 45"995
4 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'11"679
5 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'17"299
6 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1'24"099
7 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'28"596
8 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'32"207
9 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"556
10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'48"184
11 - Valtteri Bottas (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
13 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
14 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1 giro
15 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1 giro
RitiratiLance Stroll
Kevin Magnussen
Guan Yu Zhou
Charles Leclerc
Carlos Sainz
Il campionato piloti1.Verstappen 150; 2.Perez 129; 3.Leclerc 116; 4.Russell 99; 5.Sainz 83; 6.Hamilton 62; 7.Norris 50; 8.Bottas 40; 9.Ocon 31; 10.Gasly, Alonso 16; 12.Magnussen, Ricciardo 15; 14.Vettel 13; 15.Tsunoda 11; 16.Albon 3; 17.Stroll 2; 18.Zhou 1.
Il campionato costruttori1.Red Bull-Honda 279; 2.Ferrari 199; 3.Mercedes 161; 4.McLaren-Mercedes 65; 5.Alpine-Renault 47; 6.Sauber Alfa Romeo-Ferrari 41; 7.Alpha Tauri-Honda 27; 8.Haas-Ferrari, Aston Martin-Mercedes 15; 10.Williams-Mercedes 3.