6 Giu [16:58]
Verstappen out, Hamilton sbaglia
Perez conquista il suo secondo GP
Massimo Costa - XPB Images
Tutto sembrava ben delineato nel GP di Baku. Si stavano preparando le foto di colui che era prossimo a vincere la corsa, Max Verstappen. L'addetto al podio aveva già messo la bandiera olandese da issare sul pennone e il disco con l'inno dei Paesi Bassi era già sul grammofono pronto a graffiare. Ma nelle corse, a volte lo dimentichiamo, finché non si passa sotto la bandiera a scacchi tutto può accadere.
E così, mentre Verstappen affrontava per la 47esima volta il rettifilo di arrivo a oltre 320 orari, la gomma posteriore sinistra ha ceduto di schianto. Pericolo massimo, la Red Bull-Honda come impazzita ha scodinzolato, puntando poi verso il muretto a destra del tracciato. Un bel botto, che fortunatamente si è risolto solo con tanta paura e tanta rabbia per il pilota olandese che ha visto sfumare 25 punti che praticamente erano già in tasca. Oltre che la possibilità di guadagnarne 10 su Lewis Hamilton, bloccato in terza posizione.
La corsa è stata sospesa con bandiera rossa. Vi era il timore che altri pneumatici, nel caso con mescola hard, potessero cedere. Poco prima infatti, al 31° giro, al termine delle curve veloci che portano sul rettilineo finale, Lance Stroll aveva perso la sua Aston Martin-Mercedes per lo stesso motivo che poi ha colpito Verstappen. Il cedimento della gomma hard posteriore, sempre la sinistra. Stroll era partito con le Pirelli a mescola dura e ancora non si era fermato ai box tenendo benissimo la quarta posizione. Nessun allarme, però, è scattato nei box dopo il problema pericoloso incontrato dal pilota della Aston Martin, che ha sbattuto duro, e la corsa è proseguita senza che nessuno pensasse a un eventuale cambio di pneumatici.
Dunque, dopo la rossa e con le monoposto tornate ai box, non si è pensato minimamente a chiuderla lì, ma si è ritenuto necessario far disputare gli ultimi tre giri, come fosse indispensabile. Pur se con gomme soft (dopo la rossa si può intervenire sulle vetture), e quindi in situazione di sicurezza, perché portare altri rischi in un Gran Premio ormai terminato, e per di più far partire i piloti ancora in gara non dietro la safety-car. ma da fermi in griglia? Difficile capirlo.
Fatto sta che alla ripartenza, Lewis Hamilton che era in prima fila al fianco del "poleman" Sergio Perez, è scattato come una molla avventandosi alla prima curva da leader, ma vi è arrivato con troppa foga, ha sbagliato la frenata ed è finito in via di fuga, ripartendo ultimo. Clamoroso. Perez ha quindi gestito i due giri in tranquillità andando a vincere il suo secondo Gran Premio in carriera, il primo con la Red Bull.
E' raro vedere i due antagonisti alla vittoria nel campionato del mondo, non recuperare punti a una manciata di minuti dalla conclusione di un Gran Premio. Baku ci ha offerto un nulla di fatto per i destini della lotta al vertice. Verstappen rimane leader con 105 punti e Hamilton è secondo con 101, gli stessi con cui si erano presentati in Azerbaijan. Il destino ha voluto che Hamilton non prendesse quei 25 punti che per qualche metro si sono materializzati e forse, lasciatecelo dire, è giusto così. Anche per lo stesso 7 volte campione del mondo, che non ha approfittato della disgrazia del suo rivale numero uno. Ma che errore grossolano ha commesso Lewis, a memoria non ricordiamo una vittoria buttata via così banalmente dal pilota inglese. Ma può capitare anche ai grandissimi di sbagliare quando si è sotto pressione.
Gran lavoro di Perez che ancora non ha in mano la Red Bull per ottenere in qualifica le prestazioni di Verstappen (a parte Imola dove si era piazzato secondo in Q3), ma in gara riesce spesso a fare la differenza grazie alla sua grande esperienza. Il messicano, settimo in qualifica, si è trovato sesto dopo la penalità a Lando Norris. Al via è stato abilissimo nel recuperare in poche curve due posizioni, passando prima Carlos Sainz e poi Pierre Gasly, posizionandosi alle spalle di Verstappen. Dopo che entrambi hanno avuto ragione della Ferrari di Charles Leclerc, la strategia perfetta Red Bull e le difficoltà della Mercedes nel tenerne il passo (la W12 di Lewis soffriva un eccessivo sovrasterzo) ha permesso al cambio gomme di mettersi Hamilton alle spalle. Verstappen è divenuto primo, Perez secondo, bravissimo a coprire Max tenendo a bada Lewis. Poi, tutto è cambiato e Perez ha mandato nuovamente in visibilio tutto il Messico.
La Mercedes lascia Baku senza aver preso punti. Valtteri Bottas si è dissolto giro dopo giro in maniera preoccupante. Non sono stati segnalati problemi alla sua vettura, purtroppo il finlandese sembra attraversare un periodo di grave tenuta psicologica. Bottas è anche stato superato dalle due Alfa Romeo, inconcepibile, mai prima Valtteri era crollato così pesantemente durante un Gran Premio.
La Ferrari, dopo la magica pole di Leclerc, ha rimediato una quarta posizione che non può non lasciare una certa amarezza. Se la SF21 non aveva il passo delle due Red Bull e della Mercedes, va da sé che Leclerc non ha saputo sfruttare le occasioni che si sono presentate. Perché al traguardo, si è ritrovato dietro ad una Aston Martin e ad una Alpha Tauri. Qualcosa non ha funzionato e forse dal box Ferrari non si è seguita con attenzione la strategia dei team di Silverstone e Faenza. Leclerc si è fatto sorprendere da Vettel dopo la safety-car intervenuta per l'incidente di Stroll e nel finale ha perso il bellissimo duello ruota a ruota con Pierre Gasly. Male Carlos Sainz che dopo il cambio gomme, ha sbagliato prendendo la via di fuga e precipitando fuori dalla top 10. Ha recuperato chiudendo ottavo non senza rammarico.
Sebastian Vettel ha festeggiato una grande seconda posizione. Ha gestito meravigliosamente la prima fase con le gomme soft, cambiandole tardi al 19° giro e rientrando, da primo che si era ritrovato, a settimo dietro a Leclerc. Al restart dalla safety-car dopo l'incidente di Stroll, Leclerc non ha saputo difendersi dall'attacco di Vettel, che lo ha passato in tromba con una bella manovra. Non pago, il tedesco poco dopo si è liberato anche di Pierre Gasly e quando Verstappen ha sbattuto, eccolo in terza posizione. Hamilton ha fatto il resto con il suo errore consegnando la seconda posizione a Vettel e alla Aston Martin. Lawrence Stroll, dopo lo spavento per il botto del figlio Lance, gioiva per la scelta di portare in squadra un pilota come Vettel che già gli aveva regalato la quinta posizione a Montecarlo. Che il periodo negativo iniziato alla metà del 2018 sia definitivamente alle spalle di Seb?
Gasly ci ha abituato a grandi gare quando si verificano situazioni particolari. E anche a Baku non si è smentito portando all'Alpha Tauri uno strepitoso terzo posto che ci ricorda la vittoria Monza 2020 o il secondo posto di San Paolo 2019. Da infarto come ha risposto all'attacco di Leclerc nel giro finale, sul rettifilo di arrivo e nelle successive curve. E bravo anche Yuki Tsunoda, tornato in zona punti con un confortante settimo posto. Bene la McLaren-Mercedes, quinta con Lando Norris, però incapace di graffiare come in altre occasioni. Nono Daniel Ricciardo, che porta due preziosi punti al team di Zak Brown, superato dalla Ferrari (ora terza) nella classifica costruttori.
Nel caos finale, l'esperienza ha premiato Fernando Alonso, brillante sesto con l'Alpine Renault dopo essere partito decimo dallo stop con la bandiera rossa (per lui una bella boccata di ossigeno), e Kimi Raikkonen, decimo con l'Alfa Romeo-Ferrari. Antonio Giovinazzi ha chiuso in scia al compagno di squadra. Peccato per Esteban Ocon, fermato da problemi al motore dopo pochi giri.
Domenica 6 giugno 2021, gara
1 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 51 giri
2 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1"385
3 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 2"762
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 3"828
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 4"754
6 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 6"382
7 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 6"624
8 - Carlos Sainz (Ferrari) - 7"709
9 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 8"874
10 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 9"576
11 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 10"254
12 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 11"264
13 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 14"241
14 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 14"315
15 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 17"668
16 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 42"379
Ritirati
George Russell
Max Verstappen
Lance Stroll
Esteban Ocon
Il campionato piloti
1.Verstappen 105; 2.Hamilton 101; 3.Perez 69; 4.Norris 66; 5.Leclerc 52; 6.Bottas 47; 7.Sainz 42; 8.Gasly 31; 9.Vettel 28; 10.Ricciardo 26; 11.Alonso 13; 12.Ocon 12; 13.Stroll 9; 14.Tsunoda 8; 15.Raikkonen, Giovinazzi 1.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 174; 2.Mercedes 148; 3.Ferrari 94; 4.McLaren-Mercedes 92; 5.Alpha Tauri-Honda 39; 6.Aston Martin-Mercedes 37; 7.Alpine-Renault 25; 8.Alfa Romeo-Ferrari 2.