Jacopo Rubino - XPB ImagesSebastian Vettel, che gli ha soffiato l'agognato decimo posto, è stato sincero: "Sono dispiaciuto per lui, credo che abbia guidato molto bene. Fino all'ultima ripartenza era più veloce di noi, più consistente, stava gestendo bene la gara". Ma il motorsport a volte è spietato, e per George Russell neanche al Mugello è arrivato il momento di festeggiare il fatidico primo punto della carriera in Formula 1. Al volante della Williams odierna, sarebbe stata una piccola impresa.
Il giovane inglese, proprio come confermato dal ferrarista Vettel, nel Gran Premio della Toscana è stato autore di una splendida prestazione. Al momento dell'incidente di Lance Stroll al giro 42, che ha reso necessaria una seconda bandiera rossa, Russell era addirittura nono: ha però pattinato molto nell'ultimo restart, ritrovandosi così undicesimo e senza riuscire a risorpassare il quattro volte campione del mondo nella fase conclusiva. "Meritava il punto, ha davvero combattuto", ha insistito Vettel. Ma di favori in pista non se ne possono fare.
"Avevo la situazione sotto controllo, ero nono e più veloce delle Ferrari, stavo guidando benissimo. Ho perso posizioni al restart, lo scatto è stato pessimo, e non so perché", ha raccontato il pupillo Mercedes. "Questo rende il tutto ancora più frustrante, non ricordo l'ultima volta in cui ci siano state tre bandiere rosse nello spazio di due weekend. Sono deluso per me, e per la squadra".
Nel primo fine settimana vissuto senza la famiglia Williams al ponte di comando, dopo la cessione al fondo Dorilton Capital, Russell avrebbe inoltre permesso alla scuderia di agganciare la Haas a quota... 1 nel Mondiale Costruttori: anzi, sarebbe stato un sorpasso, considerando gli altri piazzamenti ottenuti, ossia i due undicesimi posti di Nicholas Latifi a Spielberg e Monza. Quelli che consentono al canadese, meno celebrato, di stare davanti al compagno in classifica. Poca cosa, ma nelle retrovie conta tutto.
Russell, dal canto suo, si consola mantenendo l'imbattibilità in qualifica nel confronto interno: sempre davanti a Robert Kubica nel 2019, il britannico prosegue il trend con Latifi. Anche se nella Q1 al Mugello ha rischiato grosso, nella spettacolare escursione sulla ghiaia alla Casanova-Savelli. Dovuta proprio al desiderio di non trovarsi in griglia dietro alla vettura gemella.