Jacopo Rubino10 punti per la Superlicenza di Formula 1: li doveva garantire il titolo nella nuova Winter Series della F3 Asia, ma da poco si è appreso della marcia indietro. Il campionato, in base alle regole della FIA, non può assegnare nemmeno un punto. Una vera doccia fredda, visto che la prima edizione deve ancora completarsi e al via c'è l'osservato speciale Dan Ticktum, pupillo Red Bull venuto qui proprio in ottica Superlicenza. Come è nato il caso? Italiaracing ha parlato con l'italiano Davide De Gobbi, organizzatore attraverso la sua società Top Speed, con l'obiettivo di fare chiarezza.
"Non meritiamo purtroppo queste notizie, considerato tutto il buon lavoro fatto. In generale sono contento della Winter Series e dell'intero progetto F3 Asia, ma chiaramente sono dispiaciuto per una vicenda che ci toglie credibilità. Non vorrei venisse interpretata come una nostra mancanza di professionalità", ci racconta, proprio nel giorno del suo compleanno.
Il problema si direbbe originato da alcuni equivoci con la FIA, con cui i rapporti sono però ottimi. "Abbiamo agito in piena trasparenza sui programmi e sul format delle gare. Del resto, da contratto, dobbiamo segnalare alla Federazione tutte le nostre attività e iniziative. Il discorso della Winter Series è partito già nell'estate 2018, a settembre abbiamo inoltrato la nostra domanda di iscrizione al calendario FIA, come da prassi, a dicembre abbiamo ricevuto la conferma, assieme alla notifica di assegnazione dei punti Superlicenza".
Il tutto è facilmente verificabile grazie a
questo link sul sito FIA, abbinato al resoconto del Consiglio Mondiale che si è tenuto il 5 dicembre: 10-7-5-3-1 per i primi cinque in graduatoria. Il 20 dicembre viene invece pubblicato l'aggiornamento della cosiddetta
Appendice L: per la Asia Winter Series restano indicati gli stessi punteggi, eppure il documento contiene alcune direttive che non li renderebbero possibili. Si richiede infatti un calendario di almeno 5 weekend (contro 3) e su almeno 3 piste diverse (contro 2, Buriram e Sepang). "Non siamo stati informati di questi criteri, usciti due settimane dopo. Il controsenso sta lì. Abbiamo agito alla luce del sole, seguendo i canoni, e con onestà nell'ammettere quanto accaduto," ribadisce De Gobbi. "La situazione è imbarazzante per la partecipazione di Ticktum, abbiamo tanti occhi addosso".
Ci sono speranze che i punti vengano ripristinati? "Abbiamo avanzato la richiesta, esprimendo il nostro disappunto alla FIA. Vista la nostra buona fede, il caso può essere analizzato: speriamo a novembre, quando si riunirà di nuovo il Comitato Sicurezza, o addirittura prima. Ma non posso garantirlo".
Leggendo con attenzione l'Appendice L, almeno un elemento sembra venire in aiuto del manager veneto. Il Mondiale CIK-FIA di karting, infatti, dà punti per la Superlicenza in prova unica (così come il Gran Premio di Macao, indicato tuttavia dal principio come evento particolare). Solo una "svista"? In più, nel Codice Sportivo la definizione di "race weekend" riguarda appuntamenti che si disputano dal venerdì alla domenica, ma non tutte le categorie in lista, ad esempio la F4 UAE, seguono questa linea.
Il paradosso, peraltro, è che Ticktum stia rischiando seriamente di non raggiungere nemmeno i 5 punti per il terzo posto nella classifica finale. "Nel primo weekend ha fatto molti errori, è stato veloce in qualifica ma non ha inflitto distacchi abissali come ci si aspettava. La serie è di alto livello e non è semplice vincere", sottolinea De Gobbi. "Nel secondo evento ha avuto un po' di sfortuna, ma forse aveva già sentito le voci sulla Superlicenza, lo giustifico. Mentalmente magari non era al meglio. Problemi a parte, per lui non è tutto perduto se riavremo quei punti".
Nel complesso la griglia gode comunque di ottima salute, nonostante tutto. "Per gli altri concorrenti l'argomento Superlicenza non è così fondamentale, hanno maggiori opportunità nella stagione estiva: le ultime modifiche volute dalla Federazione consentono di accumulare punti in un solo campionato all'anno. Noi non stiamo registrando abbandoni, anzi, stiamo ricevendo altre richieste, grazie alla qualità dello schieramento e all'utilizzo di una macchina appena realizzata. Ci aspettiamo un aumento delle partecipazioni".
Per tagliare la testa al toro, nel 2020 la Asia Winter Series verrebbe estesa in modo da rispettare i dettami FIA? "Secondo noi il format corretto è questo, con due o tre eventi al massimo per non far salire troppo i budget", evidenza subito De Gobbi. "Con spese più alte i piloti non verrebbero più qui, dove trovano condizioni meteo ideali, piste di Grado 1, una macchina uguale all'Europa e una logistica semplice. I numeri fino ad ora ci danno ragione, le regole sono importanti ma dobbiamo anche capire le reali esigenze del mercato".