Da Enstone - Michele Montesano
Scivolata al sesto posto nella classifica costruttori di Formula 1, Alpine prova a risalire la china con una monoposto, a detta del team, più aggressiva. A differenza delle vetture presentate finora (vale a dire Haas e Sauber), la A524 non prova a imitare la filosofia Red Bull ma estremizza i concetti visti sull’auto della passata stagione. La rivoluzione espressa dalla monoposto riflette anche quanto avvenuto all’interno del team dopo l’azzeramento del muretto box di metà 2023.
Muso lungo e appuntito, confermato il push rod
Più lungo rispetto quello della A523, il musetto della A524 si poggia sul profilo principale dell’alettone. Benché la sezione superiore sembri più grande, la punta presenta uno svaso in corrispondenza dell’ala riducendo la sezione frontale al fine di migliorare il passaggio d’aria verso il fondo piatto. Generosa la corda del profilo principale, che presenta un profilo più piatto, così come quella degli upper flap che digradano verso le paratie verticali per favorire l’effetto outwash, utile a portare aria verso l’esterno del corpo vettura.
Pur restando fedele alla sospensione push rod sull’anteriore, lo schema è stato completamente rivisto. Il triangolo superiore presenta il braccio anteriore a filo della scocca, mentre il posteriore è disallineato con una svergolatura verso il basso. L’obiettivo è quello di garantire l’effetto anti dive utile per evitare trasferimenti di carico sull’avantreno in fase di frenata. Il braccio dello sterzo è posto vicino il triangolo inferiore per creare un soffiaggio utile a spingere l’aria verso i canali Venturi.
Pance rialzate con la canalizzazione superiore
La Alpine mantiene una sua spiccata identità soprattutto nella sezione centrale. Frutto del lavoro sinergico di Enstone, telaio e aerodinamica, e di Viry Châtillon, Power Unit, la A524 resta fedele a se stessa evolvendo i concetti visti sulla monoposto del 2023. Le pance presentano un ingresso generoso che si sviluppa sia in orizzontale che in verticale, in quest’ultimo caso fino a raggiungere il fondo piatto. La nuova disposizione dei radiatori, ora rialzati, ha permesso di sollevare i fianchi creando un generoso sottosquadro utile a portare il flusso verso il diffusore.
Contemporaneamente è stato mantenuto il condotto sulla parte superiore delle pance che, grazie anche al lavoro dei supporti degli specchietti retrovisori, convoglia aria nel retrotreno. Se l’air scope ha mantenuto quasi la stessa forma, con tre canalizzazioni per il motore e le componenti accessorie, si è cercato di ridurre il numero delle feritoie sul cofano motore migliorando l’efficienza aerodinamica. Ciò ha comportato un attento studio della fluidodinamica interna, vero tallone d’Achille della A523.
Push rod al posteriore, ala a cucchiaio
La sezione centrale del cofano mantiene una dimensione importante, per ospitare il radiatore del cambio, e termina con una vistosa apertura in coda per smaltire l’aria calda. La rivoluzione ha riguardato anche la sospensione posteriore push rod con i cinematismi che sono alloggiati sopra la scatola del cambio. La leva del puntone è ora posta dinnanzi al triangolo superiore, mentre quello inferiore è leggermente avanzato. Tale soluzione dovrebbe permettere di poter gestire meglio i trasferimenti di carico e, di conseguenza, sfruttare al meglio gli pneumatici Pirelli.
Sorretto da un solo pilone, l’alettone posteriore presenta il profilo principale a cucchiaio. Sotto troviamo la doppia beam wing con il profilo inferiore da alto carico, che lavora in sinergia con l’estrattore del fondo piatto e l’aria calda proveniente dal cofano motore, e quello superiore di corda ridotta. Osservando la livrea, con ampie zone in nudo carbonio, si può intuire che è stato fatto un lavoro importante anche in termini di riduzione di peso.
Memori di quanto accaduto lo scorso anno, gli uomini Alpine hanno preferito non fare proclami. Tuttavia si è percepito un cauto ottimismo, ma solamente la pista potrà dare tale riscontro. A tal proposito la A524 scenderà sul tracciato di Shakir il 20 febbraio per effettuare lo shakedown prima dei test pre stagionali. Entrambi in scadenza di contratto Esteban Ocon e Pierre Gasly affronteranno la seconda stagione da compagni di squadra. Confermato sul ponte di comando Bruno Famin, Team Principal Alpine, a cui rispondono Matt Harman ed Eric Meignan, rispettivamente DT per telaio e motore, mentre Julian Rouse ricopre il ruolo di direttore sportivo.