formula 1

Ufficializzato l'ingresso in F1
di General Motors dal 2026

Ora è ufficiale: General Motors entrerà nel Mondiale F1 a partire dal campionato 2026. Per due stagioni utilizzerà una power ...

Leggi »
Rally

Toyota: nel 2025 torna Rovanperä,
arriva Pajari, Ogier a mezzo servizio

Michele Montesano Neppure il tempo di festeggiare il titolo costruttori del WRC, artigliato al termine del Rally del Giappon...

Leggi »
dtm

Intervista a Mirko Bortolotti: “Vincere
il DTM è un sogno che si avvera, con la
SC63 LMDh il bicchiere è mezzo pieno”

Michele Montesano Determinazione, tenacia e dedizione, tutte caratteristiche che hanno accompagnato Mirko Bortolotti nel cor...

Leggi »
formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

Leggi »
formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

Leggi »
formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

Leggi »
10 Feb [11:13]

Che ne sarà del venerdì?
Le idee di Liberty Media

Antonio Caruccio - Photo 4

Venerdì, giorno cruciale nella vita di ognuno. Per chi ha un lavoro ordinario, è l’inizio del weekend e di un’agognata pausa dagli sforzi settimanali, mentre per chi lavora in pista nel mondo del motorsport è il giorno nero, perché si inizia a fare sul serio. Qualche grattacapo la gestione di questo lieto giorno lo sta dando a Liberty Media, che dopo tante modifiche e innovazioni, dall’abolizione delle grid-girl al ritardo degli orari in cui partiranno i Gran Premi in Europa, sta ora pensando di rivoluzionare la prima giornata di attività. Un anno fa di questi tempi, verso i test collettivi di Barcellona della nuova era della Formula 1, si parlava della possibilità di ridurre a due sole giornate la “gara”, condizione che tuttavia avrebbe reso parecchio difficile la vita degli organizzatori, che potendo invece spalmare l’evento su quattro giornate (da giovedì a domenica) godono di importanti sovvenzioni pubbliche.

Oggi, per esempio, giornalisti e operatori dell’informazione iniziano a lavorare il giovedì mattina, con le conferenze stampa al pomeriggio e varie attività di marketing programmate prima che i piloti vengano poi rapiti dagli ingegneri per dedicarsi alla mera attività di guida e sviluppo. Un caso a parte è ovviamente Monaco, dove si gira il giovedì, e venerdì è invece dedicato alle pubbliche relazioni, eccezione più unica che rara. Ma proprio dall’esperienza del Principato nasce la nuova concezione delle attività pensata da Liberty Media.

Posticipare al pomeriggio di venerdì le prove libere, magari con un’unica sessione più lunga, seguendo il concetto di test collettivi che ad esempio utilizza la Formula 3 europea, riservando invece la mattina ad attività promozionali. Una strada che la Dorna in alcune occasioni ha adottato per Superbike e Motomondiale. Ma soprattutto, questo offrirebbe una gestione degli spazi decisamente più confortevole per le categorie di supporto.

Le cosìdette Support Series pagano infatti un conto, non certo irrisorio, per essere all’interno degli eventi della Formula 1. Con l’eventuale modifica del format del venerdì, ed il già attuale posticipo dell’orario di partenza, Porsche, Formula 2 e GP3 andranno ad occupare l’intera giornata, con orari forse più umani degli attuali, ma soprattutto, come ad esempio accadde in Malesia gli scorsi anni, non sarebbe necessario dover iniziare a girare addirittura al giovedì, quando all’allora denominata GP2, e GP3, si aggiunse il TCR.

Una Formula 1 in continuo divenire, che però non ha trovato la quadra per il rinnovo del patto della concordia, che scade nel 2020. Mai nell’ultimo ventennio si era arrivati nella gestione Ecclestone ad essere così in ritardo, condizione che chiaramente mette sotto pressione sia organizzatori che squadre. I prossimi mesi, ed anche i test che prenderanno il via a Barcellona tra due settimane, saranno cruciali per capire come si orienterà la F1 del futuro.
RS Racing