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14 Giu [10:43]

Franciacorta - Tutte le cronache di domenica

Non sono mancati i colpi di scena in gara 2 del Campionato Italiano Turismo di Serie con una serie di avvicendamenti soprattutto nelle fasi iniziali di gara quando, in virtù della griglia di partenza che prevede per gara 2 l’inversione dei primi otto di gara 1, le vetture più performanti hanno dovuto districarsi fra quelle meno veloci. Fra i più decisi in questo frangente Nicoli (Mini Cooper S Autoè) che già sul traguardo del primo giro riusciva ad accumulare un margine di oltre un secondo su Nember, anche lui su simile Mini Cooper S partito settimo, due posizioni dietro lo stesso Nicoli. Già out invece due dei protagonisti della gara del sabato con sia Baroncini che Ceccato costretti a parcheggiare le loro vetture bordo pista per qualche contatto di troppo a centro gruppo.

Solo un giro e ad alzare bandiera bianca era Ciccarone (Suzuki Swift) mentre lo scatenato Pigozzi (Leon FR tdi), partito in ultima posizione, agguantava la terza piazza con in scia la seconda vettura della Autoè affidata a Corinaldesi. Alle loro spalle si rinnovava il duello fra le Kia ProCeed cdi di Ferri e Bergamaschi e la Suzuki Swift di Benusiglio. Una sbavatura in uscita di curva di Nicoli consentiva a Nember di chiudere il distacco e di incominciare a studiare il rivale. La mossa decisiva arrivava al sesto giro con Nember che, al “cavatappi” prima del traguardo, infilava il rivale e conquistava la seconda piazza.

Nonostante le prestazioni molto simili le posizioni non cambiavano più fin sotto la bandiera a scacchi con Nember che così poteva festeggiare la prima vittoria stagionale. Nella 1° Divisione del Coppa Italia Alain Valle riprende da dove aveva lasciato nel 2009: dalla vittoria. Il giovane pilota del Teamform, sull’Audi TT si ripete anche in gara dopo la pole segnata ieri. Allo spegnersi del rosso la più rapida è però Francesca Linossi che all’esordio sulla Lamborghini in configurazione Trofeo non ha timori reverenziali e guadagna subito la testa. Valle non ci sta e così alla prima decisa staccata, quella prima della “S” che immette nel rettilineo di partenza, si riprende la leadership.

In scia alle loro spalle la Megane Trophy di Bettera. I tre allungano progressivamente sul gruppo degli inseguitori girando su ritmi simili. A modificare i distacchi ci pensano prima un doppiaggio con la Linossi più cauta di Valle, poi un testacoda di Bettera. Con i primi tre che giungono nell’ordine all’arrivo, punti preziosi in ottica stagionale per Ragazzi (Ferrari F430 Challenge) e per Consoli (Porsche 997 Cup) quarto e quinto rispettivamente. Esordio con vittoria per Tosini (Honda Civic Type R) nella 2° Divisione. Il pilota della Mc Motortecnica deve però aspettare gli ultimi metri per assaporare il successo.

Al pronti via è proprio lui il più rapido capace di sfruttare anche in questa gara la traiettoria interna concessa alla seconda posizione in griglia riuscendo a sfilare il poleman Peloso (Volvo S20). Avvio poco brillante invece per il mattatore stagionale Montali (Bmw 320i) che perde due posizioni a favore di Zanardini e Tarabelli entrambi su Renault Clio. I primi giri sembrano garantire a Tosini una vittoria agevole finché Peloso non trova il ritmo gara e a suon di giri veloci riesce a ricucire lo strappo in occasione della quinta tornata. Un rumore sordo al motore segna però la fine della rincorsa della Volvo costretta a rientrare lentamente ai box.

Alle spalle dei due di testa si mettono in luce Zanardini e Tarabelli capaci di resistere a lungo, prima di cedere, ai tentativi di recupero di Montali sulla più performante Bmw 320i. Ottimi anche i ritmo gara di Valentini e Hafner che sulle meno potenti Alfa Romeo 147 in versione Cup arrivano a ridosso di Cacciari (Bmw 320i) e delle prime posizioni. Un incidente alla Clio Rs di Maglioccola impone la Safety Car con il Gruppo ricompattato. Al restart Montali cerca di approfittare con Tosini in crisi con gli pneumatici, riuscendo anche ad infilare il rivale per poi girarsi subito dopo e ricedere la testa con anche Zanardini e Tarabelli capaci di sfilare e guadagnare gli ultimi due gradini del podio.

Il circuito di casa, e una serie di test invernali hanno premiato lo sforzo si Sorti che nella 3° Divisione non ha avuto rivali fin dalle qualifiche mettendo la sua Alfa Romeo 156 Jtd davanti a tutti di oltre un secondo e mezzo. Come in qualifica, anche in gara, dopo i primi giri impegnato a controllare gli specchietti complice anche l’ingresso per due giri della Safety per l’insabbiamento di Mazza alla curva due, ha salutato tutti e ha vinto in solitaria. Alle spalle lo spettacolo lo hanno dato il compagno di squadra Danetti, anche lui su una identica 156 jtd del Barbieri Racing, e Tanghetti sulla Bmw M3 E36.

I due si sono scambiati più volte posizione non risparmiando qualche sportellata. A mantenere la concentrazione alla fine è stato Tanghetti premiato con la seconda piazza assoluta davanti all’astuto Sanetti che ha saputo tenersi fuori dalla bagarre e assicurarsi punti preziosi in ottica campionato. Occasione sprecata invece per Billo che, complici anche gli pneumatici non in temperatura ha vanificato dopo pochi metri l’ottimo start che lo aveva visto anche davanti a Sorti. Nella Five Hundred Cup, dopo la convincente pole di ieri pomeriggio, De Pasquale si ripete anche in gara bissando così il successo di quindici giorni fa a Vallelunga. Nonostante uno start poco reattivo quando viene infilato all’interno dall’arrembante Silvestri, l’esperto vincitore riesce a replicare già sul finire del primo giro quando alla staccata del cavatappi guadagna il punto di corda prima del suo rivale.

Il resto della gara è un suo assolo che non viene messo a rischio neanche dall’entrata della Safety car alla decima tornata per la vettura di Paolucci ferma in traiettoria. Se davanti dunque la vittoria non è mai in dubbio è lotta vera per gli ultimi due gradini del podio. A giocarseli sono in principio in quattro con Giovannetti che però, dopo aver infilato rivetti per la quarta piazza finisce largo al terzo giro rientrando solamente in nona posizione e di fatto rinunciando a velleità di podio. Si scatena così Amici che dalla sesta posizione in griglia guadagna la quinta piazza proprio ai danni di Giovannetti (sul traguardo sesto) poi anche la quarta e la terza posizione ai danni di Rivetti e Montrucchio facendo registrare il giro più veloce. Vani sono però gli attacchi a Silvestri che, anche nell’ultimo giro l’unico dopo al Safety Car, chiude ogni varco.