Michele Montesano
Qualifica delle prime volte, quella andata in scena sul tracciato del Fuji. In Giappone, penultimo appuntamento stagionale del FIA WEC, si attendeva un dominio da parte della squadra di casa Toyota, invece a brillare è stata la Cadillac. Autore di un giro perfetto, Alex Lynn ha regalato la prima Hyperpole al costruttore americano e alla V-Series.R LMDh. Ugualmente in classe LMGT3 si è potuto assistere alla prima pole position marchiata Ferrari 296 grazie a un velocissimo François Heriau che ha stracciato la concorrenza.
Nella pista di proprietà Toyota, Cadillac ha giocato un brutto scherzo alla squadra nipponica. Lynn, al volante della V-Series.R gestita dal Chip Ganassi Racing, si è mostrato subito competitivo firmando il riferimento già nella prima sessione di qualifica. In Hyperpole il britannico si è ulteriormente migliorato fermando il cronometro in 1’28”901. Nulla da fare per le Toyota con Ryo Hirakawa, chiamato per la prima volta a qualificare la GR010 Hybrid, che si è dovuto accontentare del secondo crono per appena quarantuno millesimi.
Da incorniciare anche la prestazione di Dries Vanthoor che ha issato la BMW M Hybrid V8 in terza posizione dividendo, così, le due Toyota. Infatti a scattare dalla quarta piazzola ci sarà Kamui Kobayashi. In ombra anche le Porsche. Kevin Estre, quinto, è riuscito ad avere la meglio sull’Alpine di Charles Milesi per appena due millesimi. In Ferrari, nell’arco di due settimane si è passati dal tripudio di Austin al buio del Fuji. Solamente Antonio Fuoco è risuscito a trovare la quadra sul giro veloce qualificando la 499P LMH in settima posizione davanti la Porsche 963 di Matt Campbell.
Miglior qualifica stagionale per Lamborghini nel Mondiale Endurance (nella foto sopra). Dopo essere riuscito a portare la SC63 LMDh in Hyperpole, Daniil Kvyat ha siglato il nono tempo a poco più di sei decimi dal poleman Lynn. L’alfiere della Proton Competition Julien Andlauer ha completato la top 10 con la Porsche 963. Il pilota BMW Robin Frijns, eliminato nella prima sessione di qualifica, prenderà il via dall’undicesima piazzola davanti alle altre due Ferrari 499P di Antonio Giovinazzi e del protagonista della 6 Ore di Austin Robert Kubica. Il polacco, al termine della qualifica, si è lamentato del traffico trovato in pista e della mancanza di grip che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio.
Come prevedibile, le Peugeot si sono fermate nei piani bassi della classifica riservata alle Hypercar. Mikkel Jensen ha ottenuto il quattordicesimo crono, mentre Loïc Duval ha chiuso mestamente in fondo allo schieramento. A inserirsi tra le due 9X8 LMH è stato Matthieu Vaxiviere che ha firmato il diciassettesimo tempo al volante dell’Alpine A424 LMDh.
Prima pole position per la Ferrari 296 GT3 nel Mondiale Endurance (nella foto sopra). A compiere l’impresa è stato Heriau che ha issato la rossa al primo posto della classifica riservata alle LMGT3. Velocissimo già nelle ultime prove libere della mattinata giapponese, il francese della Ferrari ha dominato anche il primo segmento delle qualifiche. Heriau si è quindi ripetuto anche nell’ultima sessione quando, negli ultimi istanti dell’Hyperpole, ha stampato un crono di 1’40”893 firmando, così, la sua prima pole oltre a battere l’alfiere della Corvette Tom Van Rompuy per appena otto centesimi.
A scattare dalla seconda fila saranno Josh Caygill, autore del terzo crono con la McLaren 720S della United Autosports, e la Lamborghini Huracán GT3 dell’Iron Dames Sarah Bovy. A seguire la seconda McLaren, portata in pista da James Cottingham, e la Lexus RC F di Arnold Robin. Reduce dal successo di Austin, Ian James quest’oggi si è dovuto accontentare dell’ottavo crono alle spalle della Corvette di Hiroshi Koizumi. A completare la top 10 Thomas Flohr, al volante della Ferrari 296 GT3, e la Ford Mustang dell’alfiere del Proton Competition Ryan Hardwick.
Per la prima volta, dall’inizio del campionato, nessuna Porsche 911 GT3 è riuscita ad accedere alla Hyperpole. Per via di un BoP (Balance of Performance) più penalizzante e del Success Ballast per i risultati conseguiti, Alex Malykhin non è andato oltre il quattordicesimo tempo seguito dal compagno di squadra Yasser Shahin. Anche le BMW M4 non hanno particolarmente brillato sul tracciato del Fuji. La GT3 bavarese numero 46, portata in pista da Ahmad Al Harthy ha firmato il dodicesimo tempo di classe, mentre Darren Leung non è andato oltre il sedicesimo crono.
Sabato 14 settembre 2024, qualifica
1 - Bamber-Lynn (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'28"901
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'28"942
3 - Marciello-Wittmann-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'29"059
4 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'29"065
5 - Estre-Lotterer-L. Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'29"152
6 - Gounon-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'29"154
7 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'29"196
8 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 1'29"223
9 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 1'29"582
10 - Jani-Andlauer-Tincknell (Porsche 963) - Proton - 1'29"589
11 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'29"724
12 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'29"772
13 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'29"829
14 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'29"883
15 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 1'30"028
16 - Stevens-Ilott-Nato (Porsche 963) - Jota - 1'30"072
17 - Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota - 1'30"092
18 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'30"157
19 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 1'40"893
20 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 1'40"975
21 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 1'41"120
22 - Bovy-Frey-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 1'41"265
23 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 1'41"293
24 - Robin-Schmid-K.van der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'41"308
25 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 1'41"310
26 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 1'41"397
27 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'41"608
28 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'41"719
29 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'41"850
30 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 1'41"866
31 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 1'41"908
32 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'41"935
33 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'41"999
34 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'42"013
35 - Ried-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 1'42"502
36 - Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'43"417