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23 Gen [14:37]

GP a Madrid, si parte nel 2026
Restano le incognite su Montmelò

Alfredo Filippone

Ci sarà dal 2026 un Gran Premio di Formula 1 a Madrid, come ampiamente anticipato da Italiaracing in agosto. L’annuncio ufficiale è stato fatto in grande pompa magna questa mattina nella capitale spagnola da José Vicente de los Mozos, il promotore del progetto, Stefano Domenicali, patron della F.1, e Isabel Díaz Ayuso, presidente della regione di Madrid, astro nascente della destra spagnola e ‘madrina’ politica dell’iniziativa cui ha prestato tutti gli appoggi necessari. Il tutto in presenza di numerosi personaggi del motorsport locale, a cominciare dai Sainz padre e figlio.

Tutti hanno sottolineato il carattere innovativo di questo GP, che sarà un evento ‘urbano’, vicinissimo ai tifosi, ma su un circuito semi-permanente, anzi definito ‘ibrido’, innovatore e molto sostenibile, potendo usufruire di strutture già costruite, visto che si snoderà attorno ad Ifema, il complesso fieristico della città, molto vicino all’aeroporto. Il tracciato avrà dunque un paddock coperto e sarà facilmente raggiungibile con la metro. A sottolineare questo aspetto, i protagonisti della presentazione odierna sono giunti ad Ifema utilizzando proprio la metropolitana.

Sul tracciato in sè, la piantina diffusa oggi non si discosta molto da quelle filtrate alla stampa sinora e rimane comunque provvisoria, in attesa di essere validata dalla FIA. Jarno Zaffelli, titolare della Dromo, la società italiana responsabile del disegno e dell’allestimento, ha fornito i dati essenziali: la pista sarà lunga 5,4 km, di cui soltanto 1,5 utilizzeranno viali esistenti, e larga fra i 12 e i 15 metri. Il grosso del tracciato, dunque, sarà permanente, costruito in terreni attualmente non edificati del quartier Valdebebas. In tutto, 20 curve, compresa una parabolica, e non meno di 5-6 zone di sorpasso. La velocità massima toccherà i 300 km orari, e l’impianto potrà ospitare 100.000 spettatori.

L’investimento, interamente privato, dovrebbe essere sui 110 milioni di euro, con un ritorno annuo di oltre 400 milioni ad edizione, e l’accordo è stato siglato per dieci anni, sino al 2035 compreso. Diecimila i posti di lavoro diretti ed indiretti generati. A convincere Liberty Media, che si ritrova in calendario un evento che sposa perfettamente la sua filosofia, sono stati, come ha indicato Domenicali, “l’energia dei promotori e gli aspetti innovativi e sostenibili di un progetto, pensato per i tifosi”, quelli sul posto e quelli che verranno da fuori, attratti anche da tutto quanto può offrire Madrid, meta culturale e di divertimento, “città aperta” e una delle capitali europee più vivaci del momento, come ha sottolineato Ayuso, che oggi incamera un successo non da poco.

Resta da risolvere, però, il problema ‘politico’ con Barcellona, un aspetto non toccato da nessuno oggi. Madrid partirà nel 2026, e dunque la prima edizione si accavalla con l’ultimo anno dell’attuale contratto della F.1 con il Circuit de Barcelona Catalunya a Montmelò, che ha ospitato il GP di Spagna per le ultime 33 edizioni. Leggendo fra le righe di quanto sentito oggi, ci ha colpito che Domenicali abbia definito Madrid un progetto ‘diverso e complementare’. Significa che sono ipotizzabili più di un GP in Spagna, come succede per Italia e USA? Lo sapremo presto...
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