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7 Lug [17:35]

Imola, gara: Panis Racing vince
Eurointernational trionfa in LMP3

Michele Montesano - Foto Speedy

Tre vincitori diversi in altrettante gare sinora disputate, regna l’equilibrio e l’incertezza nella European Le Mans Series. L’Italia ha portato nuovamente bene al Panis Racing che non saliva sul gradino più alto del podio da Monza nel 2021. Questa volta il team francese ha sbancato in riva al Santerno e Charles Milesi, Manuel Maldonado e Arthur Leclerc hanno conquistato meritatamente la 4 Ore di Imola. Trionfo in casa per l’Eurointernational che ha vinto in classe LMP3 con la coppia Adam Ali e Matthew Richard Bell. Meritato successo per le Iron Dames in LMGT3.

La lotta per la vittoria assoluta è stata intensa ed emozionante dallo spegnimento dei semafori fino alla bandiera a scacchi. Nelle prime fasi il protagonista indiscusso è stato Luca Ghiotto. Partito sesto, l’alfiere dell’Inter Europol Competition ha infiammato le tribune di Imola rendendosi protagonista di una serie di sorpassi mozzafiato. Missione completata allo scoccare della prima ora, quando Ghiotto ha preso il comando della gara.

Purtroppo un problema al musetto, con relativo cambio, ha fatto scivolare il team Inter Europol Competition in terza pozione. Oliver Gray, subentrato a Ghiotto, si è così trovato alle spalle della Oreca AO by TF Sport di Robert Kubica e alla LMP2 del Panis Racing di Leclerc. Supportato da un’ottima strategia, e dal primo stint di un veloce e consistente Jonny Edgar, Kubica ha dettato l’andatura nella parte centrale della 4 Ore di Imola tallonato da uno scatenato Leclerc.



Il primo vero colpo di scena è avvenuto a metà gara con l’uscita di Paul-Loup Chatin alla curva del Tamburello. Il francese del Cool Racing ha perso il controllo della sua Oreca danneggiando le barriere. Ciò ha costretto la direzione gara a richiamare la Virtual Safety Car seguita, come da regolamento, dalla presenza in pista della vettura di sicurezza. La corsa è ripresa a novanta minuti dal termine con la lotta per la vittoria ancora aperta.

Anche l’ultima frazione di gara è stata inframezzata da diverse Full Course Yellow. Ciò nonostante la vittoria sembrava ormai saldamente nelle mani del AO by TF Racing. Ma in occasione delle ultime soste, a venti minuti dalla fine, il Panis Racing è riuscito a balzare al comando. Complice un pit-stop più lento, Louis Deletraz è rientrato in pista alle spalle di Milesi. Scivolato al secondo posto, lo svizzero ha provato una disperata rimonta ma l’alfiere del Panis Racing è riuscito a tagliare il traguardo con un margine di undici secondi.

Gradino più basso del podio per il Vector Sport, al suo miglior risultato stagionale. Veloce nel primo stint, Ryan Cullen ha commesso due errori che l’hanno fatto scivolare a centro gruppo. L’ottima gestione strategica, durante le varie neutralizzazioni, ha permesso a Felipe Drugovich di risalire al terzo posto. L’ex campione di Formula 2 ha quindi tenuto a bada nelle ultime tornate Tom Dillmann che ha sfiorato il podio con l’Inter Europol Competition.

Top 5 completata dall’Idec Sport di Reshad de Gerus, Marcos Siebert e Job van Uitert. Sesto posto per la Oreca dello United Autosports di Paul di Resta, Fabio Scherer e Bijoy Garg. Dopo l’ottimo avvio di Ghiotto, l’equipaggio numero 34 dell’Inter Europol Competition è scivolato settimo per colpa di un drive through per aver sorpassato in regime di bandiera gialla. A seguire l’Algarve Pro Racing con Alex Lynn, Olli Caldwell e Matthias Kaiser.



Vittoria in LMP2 ProAm per il terzetto Richard Bradley, Alex Quinn d Kriton Lentoudis. L’equipaggio dell’Algarve Pro Racing (nella foto sopra) ha inoltre tagliato il traguardo al nono posto assoluto. Alla base del successo l’ultima sosta ai box che ha visto Quinn effettuare solamente uno splash and go ritornando in pista davanti alla Oreca 07 AF Corse di Matthieu Vaxiviere che, assieme ad Alessio Rovera e François Perrodo, ha ottenuto il secondo posto di classe. Podio completato dal Richard Mille by TDS con Rodrigo Sales, Mathias Beche e Gregoire Saucy.



Prima affermazione stagionale nella ELMS per il team Eurointernational (nella foto sopra). La squadra italiana ha vinto in classe LMP3 davanti al suo pubblico battendo un’agguerrita concorrenza. Scattata dalla pole la Duqueine del DKR Engineering ha subito perso il comando in favore del WTM by Rinaldi. Ma dopo la prima tornata di pit-stop a dettare l’andatura è stata la Ligier del team Ultimate.

Subito dietro, grazie alla prestazione di Bell, è iniziata la rimonta dell’Eurointernational culminata nelle posizioni di vertice proprio a ridosso della Virtual Safety Car. È quindi toccato ad Ali allungare nei confronti degli avversari chiudendo la 4 Ore di Imola con un vantaggio di quasi quattordici secondi sull’equipaggio del Team Virage. Distacchi ben più consistenti a partire già dal terzo posto, con la squadra Ultimate arrivata al traguardo con un ritardo di un giro.



Vittoria al cardiopalma per le Iron Dames (nella foto sopra). Quella vista tra le LMGT3 è stata senza dubbio la gara più serrata della 4 Ore di Imola. Il risultato finale è stato incerto fino all’ultimo. Una bravissima Michelle Gatting è riuscita a tenere a bada Valentin Hasse-Clott nonostante le gomme più usurate. Dovendo scontare una penalità di dieci secondi per non aver rispettato la procedura di Full Course Yellow, nell’ultima sosta è stato deciso di optare solamente per il rifornimento. Ciò nonostante, Gatting è riuscita a portare a termine il lavoro di Sarah Bovy e Rahel Frey tagliando per prima il traguardo.

Seconda, per appena sette decimi, l’Aston Martin Vantage di Derek Deboer, Casper Stevenson e Hasse-Clott. Il terzetto del Racing Spirit of Leman si è inoltre dovuto guardare le spalle dalla Ferrari del Kessel Racing portata al terzo posto finale da Daniel Serra, Takeshi Kimura ed Esteban Masson. A completare le prime cinque posizioni l’Aston Martin del Grid Motorsport by TF e la Lamborghini griffata Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Axcil Jefferies e Hiroshi Hamaguchi.

Domenica 7 luglio 2024, gara

1 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 133 giri
2 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 11"357
3 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 22"978
4 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 23"918
5 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 24"092
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 53"601
7 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'12"605
8 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1 giro
9 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1 giro
10 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1 giro
11 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1 giro
12 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1 giro
13 - Wells-M.Bell-Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 2 giri
14 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 2 giri
15 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 2 giri
16 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 2 giri
17 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 3 giri
18 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 3 giri
19 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 3 giri
20 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 5 giri
21 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 8 giri
22 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 8 giri
23 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 9 giri
24 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 9 giri
25 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 9 giri
26 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 9 giri
27 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 10 giri
28 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 10 giri
29 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 10 giri
30 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 10 giri
31 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 10 giri
32 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 10 giri
33 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 10 giri
34 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 11 giri
35 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 11 giri
36 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 11 giri
37 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 11 giri
38 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 11 giri
39 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 13 giri
40 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 26 giri

Giro più veloce: Arthur Leclerc 1'31"757

Ritirati
Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx
Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit
Chatin-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool
LP Racing