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15 Feb [20:24]

La Red Bull cerca conferme
Horner non manca alla presentazione

Massimo Costa

Adrian Newey, con la sua tradizionale flemma, aveva detto nei giorni scorsi che la nuova RB20 per Max Verstappen e Sergio Perez è la naturale evoluzione della RB18 del 2022, una monoposto azzeccatissima, nata per vincere, una delle migliori creature realizzate dall'ingegnere inglese. La RB19 era a sua volta uno sviluppo, azzeccatissimo come si è visto nel 2023, della RB18 e la RB20 sarà quindi un ulteirore passo in avanti di entrambe e pare che presenti inedite fiancate. Già questo dovrebbe spaventare non solo i rivali Mercedes e Ferrari, ma tutta la F1.

E sì perché il rischio è che anche quest'anno si assista a una processione di Red Bull, o meglio, della RB20 di Verstappen al comando del gruppo. Nella speranza per il team inglese, che Perez sia più incisivo di quanto visto la scorsa stagione per poter raccogliere un buon numero di doppiette. E sì, perché se il messicano proverà a fare lo sgambetto a Verstappen, magari riuscendoci nelle prime gare come nel 2023, poi sulla lunga distanza crolla.

E considerando che in calendario avremo il record storico di Gran Premi da disputare, ben 24, Perez forse sarebbe meglio che decidesse di essere una buona seconda guida, costante nei risultati, con qualche vittoria qua e là, per non crollare mentalmente. Ma questo è un nostro pensiero che sicuramente non verrebbe condiviso da Perez,

Paradossalmente, la Red Bull che vince il Mondiale piloti da tre stagioni consecutive, è nella bufera per il caso Christian Horner, accusato di molestie da una dipendente. Lui ha negato, ma non si sa molto se non che è in corso una investigazione interna molto seria. Horner nel frattempo non è stato messo in un angolo. Era presente al test filming day svolto a Silverstone il 13 febbraio ed era in prima fila nella presentazione odierna della RB20 . Un segnale che tutto sta andando per il meglio per lui in attesa di quello che sarà il giudizio finale sulla vicenda?

Verstappen e Perez sono apparsi sereni nonostante tutto. Perché oltre al caso Horner, secondo i bene informati all'interno del team Red Bull, dopo la morte del gran patron Dieter Mateschitz, si sarebbero create due correnti interne in lotta per acquisire la leadership all'interno della squadra. Ora l'amministratore delegato è Oliver Mintziaff che affianca il figlio del compianto Dieter, Markus e dalla loro parte c'è Helmut Marko che tutto deve al fondatore della squadra.

Dall'altra parte c'è la famiglia di Chaleo Yoovidhya, scomparso nel 2012, che con Mateschitz fondò il gruppo Red Bull. Possiede ll 51 per cento delle azioni del team e dalla loro parte, diciamo così, si sarebbe schierato Horner, per questo motivo entrato in conflitto con Marko. Sembra una telenovela, ma è realtà, Come spesso accade, alla morte del patriarca che tiene le redini del gruppo, ecco che si scatenano le rivalità interne.
RS Racing