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28 Mar [18:48]

MONZA - GARA
Marcia trionfale della Scuderia Italia
la vittoria a Gollin-Cappellari

Marcia trionfale per il cavallino nel primo round del Campionato FIA GT. Sullo stradale di Monza, ben cinque Ferrari hanno occupato le prime cinque posizioni dopo gli 87 giri di gara. Sul gradino più alto del podio è salita la rossa di Cappellari-Gollin, seguiti dalla vettura gemella di Bobbi-Gardel a coronamento della doppietta messa a segno dalla BMS Scuderia Italia. In terza posizione, la prima delle 575 M Maranello, condotta dalla coppia Peter-Babini. Al momento del via, Bobbi scattava più veloce del poleman Gollin e prendeva il comando della gara. Nelle retrovie, Alzen precedeva Erdos e Coronel, che a loro volta sopravanzavano Livio. Alla prima di Lesmo, finiva fuori la Saleen di Lechner toccata da una Lister. Prendevano così il largo le Ferrari seguite dalla Saleen di Alzen, che però al 10° giro doveva rientrare ai box causa un problema meccanico e dava forfait. Intanto, Ortelli continuava a mantenere il comando nella classe NGT con la nuova Porsche 996 GT3 e Livio aumentava il ritmo, riportandosi sotto e conquistando la terza piazza superando Erdos, la cui Saleen iniziava a patire dei problemi di gomme. Dapprima si dechappava la posteriore destra e poi una volta rientrato ai box e ripartito, pativa anche il dechappamento della posteriore sinistra. Problemi per la Lister di Coronel, che si fermava col motore fumante al 19° giro. In testa alla corsa le due rosse della Scuderia Italia facevano il vuoto, raggiungendo un vantaggio di oltre 19 secondi sulla terza Ferrari di Livio. Al 28° giro, Bobbi rientrava per cedere il posto a Gardel: pit-stop breve con solo rifornimento. Soste anche per gli inseguitori, sulle cui vetture salivano rispettivamente Calderari e Lilian Bryner, staccata di oltre 25” dalla testa. Nelle retrovie si facevano sotto altre Ferrari: erano le 575 della GPC con Peter e Hezemans. Al 53° giro, colpo di scena sulla rossa di testa. Complice un problema con la radio e l’accensione di una luce verde, Gardel rientrava ai box per il rifornimento, ma i meccanici non erano ancora pronti e si vedeva costretto a tornare in pista per rientrare al giro successivo. Risultato: posizione persa e 30 secondi da recuperare. Bobbi si lanciava così all’inseguimento con stint velocissimi, ma purtroppo alla 64. tornata, causa olio sulla pista, compiva un’escursione fuoripista alla prima di Lesmo. Stessa sorte anche per Calderari, proprio nello stesso punto qualche attimo dopo. Intanto Gollin, salito al posto di Cappellari, prendeva definitivamente il largo e nulla poteva il bravo Bobbi, che non dandosi per vinto continuava a spingere. Dietro di loro la situazione si stabilizzava, con Babini ottimo terzo con la nuova 575 Maranello, seguito da Naspetti e Calderari, rientrato attardato dopo l’uscita di pista. In NGT, trionfava Ortelli per il team Yukos Freisinger, davanti alla 360 Modena di Pescatori-De Simone e la Porsche di Ried. In conclusione, la stagione 2004 si apre come si era conclusa, con le Ferrari dominatrici; per quanto riguarda i rivali, va detto che le Saleen non sono certo da sottovalutare. A parte i problemi di gomme, le vetture in questione hanno mostrato degli ottimi cambi di direzione, sinonimo di buon telaio. E poi siamo in attesa della 575 M Maranello, che presto potrebbe mettere in pista tutto il suo potenziale.
A fine gara il vincitore Gollin ha dichiarato: “A differenza di quanto è apparso, non è stata una passeggiata. Dovevamo curare soprattutto i consumi e sapendo di dover cedere la leadership sin dalla partenza, abbiamo lavorato per andare in testa al terzo stint: noi avremmo avuto le gomme usate e i nostri compagni di squadra quelle nuove. Ma con noi davanti.”
Bobbi invece, secondo, ha commentato: “Purtroppo non ci volevano quei due contrattempi. Anche se ritengo che il doppio rientro di Gardel non abbia influito sul risultato, come la mia escursione a Lesmo. Comunque la macchina c’è ed ha un grande potenziale. Ho spinto sempre a fondo.
Sfortunato Gardel, compagno di Bobbi, al debutto sulla Ferrari: “Sono rammaricato per quanto è successo. Avevamo un problema con la radio e purtroppo mi si è accesa la spia verde della benzina. Non riuscivo a capire quello che mi dicevano e temendo di restare a secco sono rientrato. Solo in pit-lane, nel vedere che i miei meccanici non erano ancora pronti ho capito il malinteso. Ho compiuto così una sorta di drive-through e sono rientrato il giro successivo. Ho perso un sacco di tempo. Peccato! Comunque se analizziamo che siamo arrivati secondi con ciò che è accaduto anche a Matteo, non è il caso di lamentarsi”.

L’ordine di arrivo, domenica 28 marzo 2004

1 – Gollin-Cappellari (Ferrari 550) – Scuderia Italia – 87 giri in 2.39’50”695
2 – Bobbi-Gardel (Ferrari 550) – Scuderia Italia – a 44”790
3 – Peter-Babini (Ferrari 575) – GPC – a 1’25”821
4 – Naspetti-Hezemans (Ferrari 575) – GPC – a 1 giro
5 – Livio-Calderari-Bryner (Ferrari 550) – Scuderia Italia – a 2 giri
6 – Zwaan-Bouchut-Goossens (Chrysler Viper) – Zwaan – a 3 giri
7 – Ortelli-Collard (Porsche 996) – Freisinger – a 3 giri
8 – Pescatori-De Simone (Ferrari 360) – GPC – a 3 giri
9 – Longin-Khan-Pillon (Ferrari 575) – JMB – a 4 giri
10 – Goodwin-Ramos (Saleen S7-R) – Mallock – a 6 giri
11 – Ried-Ried-Marcinkiewicz (Porsche 996) – Proton – a 8 giri
12 – Erdos-Newton (Saleen S7-R) – Mallock – a 9 giri
13 – Castro-Premoli-Barbaro (Porsche 996) – AB – a 9 giri
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