Massimo Costa - XPB ImagesIl dittatoriale presidente della FIA, Muhammed Ben Sulayem, nell'intervista ad Autosport da noi riproposta (
intervista Ben Sulayem), ha affermato che nessuno deve permettersi di criticare le sue scelte e mettere il becco negli affari FIA. Questo il succo delle sue parole. Dicendo poi, che è contentissimo del suo attuale team presente in F1. Davvero? Il nuovo direttore di gara, Rui Marques, alla sua seconda presenza in cabina di regia dopo Las Vegas, nel corso del Gran Premio di Losail ha commesso un
gravissimo errore lasciando in mezzo alla pista, sul rettilneo di arrivo da oltre 320 orari, lo specchietto perso dalla Williams di Alexander Albon.
Quello specchietto, non si trovava nella traiettoria, ma appariva chiaro, essendo quello uno dei pochi punti in cui preparare un sorpasso, che qualche pilota uscendo dalla linea dopo aver preso la scia di chi lo precedeva, poteva colpirlo creando un danno non indifferente. Inspiegabilmente, il direttore di gara e il suo favoloso team (secondo la FIA), hanno finto di non vedere. O meglio, hanno ritenuto con
evidente dilettantismo, di non procedere dopo una fugace bandiera gialla, quella in cui è incappato maldestramente Lando Norris, da cui la penalità (eccessiva, ma di questo parleremo a breve).
Mentre lo specchietto recitava le preghiere per non essere investito, ecco che Valtteri Bottas, quando stava per essere doppiato da Charles Leclerc, si è spostato verso destra finendo per schiacciare il povero specchietto, che è letteralmente esploso. La pista si è riempita di detriti con Carlos Sainz e Lewis Hamilton che hanno forato vedendosi costretti a un pit-stop. Sainz e la Ferrari, che si sta giocando il Mondiale costruttori ed ogni punto perso o guadagnato è di fondamentale importanza, hanno dovuto dire addio a un probabile quarto posto, ritrovandosi sesti. Per la precisione,
4 punti in meno.Sarebbe pleonastico affermare che chi scrive, ha subito auspicato nella cronaca del GP l'intervento della safety-car, o quanto meno della virtual safety car, appena visto lo specchietto volare via. Ma non è accaduto nulla di tutto ciò. Si è sperato con
incredibile sciatteria , che nessuno cambiasse la traiettoria. Marques ha diretto le gare di Formula 2 e Formula 3 negli ultimi anni e a Losail, visto l'improvviso licenziamento di Janette Tal che avrebbe dovuto sostituirlo per la F2 a Losail, ha dovuto fare gli straordinari. Non è una giustificazione.
Dalla FIA hanno fatto sapere che la virtual safety car sarebbe stata imprudente perché le monoposto rimangono sparse lungo la pista e non si poteva permettere ai commissari di pista di intervenire. Abbiamo grossi dubbi su questo, perché con le dovute precauzioni, comunicazione via radio, commissari lungo il rettilineo che invitavano i piloti a tenersi sul lato della traiettoria, lo specchietto poteva essere rapidamente tolto. Oppure, due giri in safety-car, ma dicono, non si voleva rallentare la corsa. Beh, l'effetto è stato devastante: detriti ovunque, due piloti con la
gara falsata, una figuraccia mondiale in diretta e la safety-car rimasta in pista per diversi giri con le vetture costrette a transitare dalla corsia box considerando i detriti presenti nel rettifilo. Complimenti al fantastico team di Ben Sulayem.
Poi, la questione penalità. Per ogni infrazione, 10", i canonici 5" spariti. Per non parlare di Norris, 10" più stop and go. Una severità assurda, senza precedenti, ed è apparso piuttosto chiaro che la direzione gara abbia ricevuto dall'alto l'imposizione di essere duri, di
fargliela pagare a questi piloti che si sono permessi di criticare con una lettera aperta l'operato del presidente Ben Sulayem. Che ci ricorda Jean-Marie Balestre, il piccolo dittatore francese dell'allora federazione. Insomma, siamo a livelli a dir poco grotteschi e nelle mani di un presidente rancoroso come mai si era visto prima (Balestre a parte).