Jacopo RubinoCornice da sogno, tanta attesa, clima ideale e tribune già piene, ma poi conta quello che avviene in pista. Il weekend di Formula 1 a Miami è iniziato con la Ferrari di Charles Leclerc davanti a tutti: è stato di 1'31"098 il miglior tempo siglato dal monegasco nella prima sessione di prove libere, fondamentale per scoprire il nuovo tracciato cittadino realizzato intorno all'Hard Rock Stadium. Con un grip ancora in divenire, non sono mancati gli errori, anche da parte dei big: un testacoda dello stesso Leclerc, una "carezza" al muro in uscita da curva 13 di Max Verstappen, ma soprattutto l'impatto contro le barriere di curva 7 per Valtteri Bottas, che ha reso necessari dieci minuti sotto bandiera rossa. Molto insidiosa anche la stretta chicane in salita 14-15.
Con gomme soft, dopo aver abortito due tentativi per il traffico, a circa due minuti dal termine Leclerc ha riportato la Rossa in vetta, occupata già con Carlos Sainz: lo spagnolo non ha però potuto abbassare ancora il proprio limite, dovendo tornare su un set di gomme medie, per uno spettacolare testacoda con foratura dell'anteriore destra a mescola morbida.
Sainz è così scivolato sesto in classifica, a 430 millesimi da Leclerc, mentre in seconda piazza c'è George Russell con una Mercedes apparsa rivitalizzata grazie alle modifiche aerodinamiche portate in Florida, a cominciare da nuove ali. Ottavo invece Lewis Hamilton. La W13, che ha pure qualche inserto artistico nella livrea per questo appuntamento così speciale, ha dato l'impressione di patire meno il porpoising, principale problema in questo avvio di stagione. Dal'altro lato, in questo Gran Premio sulla Ferrari di Leclerc debutta la seconda power unit dell'anno, in base allo schema di rotazione previsto.
La Red Bull dominatrice a Imola vede Max Verstappen terzo e Sergio Perez quarto, ma non è stato un avvio ideale per l'olandese: ha coperto 14 giri, meno degli avversari, restando a più riprese fermo ai box per un surriscaldamento eccessivo della sua RB18, analizzato da vicino anche dal direttore tecnico Adrian Newey. Per questo motivo Verstappen ha anche chiuso con leggero anticipo il proprio turno.
Pierre Gasly si è inserito davanti con l'AlphaTauri, quinto, ed è degno di nota Alex Albon settimo con la Williams, dopo essere stato addirittura secondo provvisorio. A completare la top 10 ci sono la Haas di Kevin Magnussen e la McLaren di Daniel Ricciardo, mentre Fernando Alonso, 12esimo, è stato il più impegnato di tutti con 30 tornate al volante della sua Alpine.
Venerdì 6 maggio 2022, libere 11 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'31"098 - 26 giri
2 - George Russell (Mercedes) - 1'31"169 - 23
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'31"277 - 14
4 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'31"301 - 22
5 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'31"498 - 27
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'31"528 - 25
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'31"854 - 20
8 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'31"956 - 23
9 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'32"559 - 20
10 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'32"592 - 21
11 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"615 - 26
12 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'32"884 - 31
13 - Guan Yu Zhou (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1'33"020 - 23
14 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"024 - 24
15 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'33"417 - 27
16 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"576 - 23
17 - Valtteri Bottas (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1'33"773 - 13
18 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'34"043 - 27
19 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1'34"945 - 20
20 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1'35"637 - 27