Massimo CostaSi è spento a 77 anni, causa lunga malattia, Alberto Colombo. Nato il 23 febbraio del 1946, ha attraversato gli anni Settanta gareggiando nel campionato europeo di Formula 2 per varie scuderie e concludendo la carriera con la propria Sanremo Racing. Il suo miglior piazzamento in F2 lo aveva ottenuto nel 1977, ottavo con un podio all'attivo, poi decimo nel 1978 e 1980. Era noto per la sua folta capigliatura riccia e per il piede destro pesante. In F2 ha praticamente corso sempre da privato, ma riusciva spesso ad occupare le prime posizioni.
Colombo ha anche tentato la via della F1. Ci ha provato nel 1978 con la ATS, chiamato a sostituire Jean-Pierre Jarier ed affiancare Jochen Mass. Due i tentativi effettuati con la squadra tedesca, ma sia a Zolder sia al Jarama, al contrario di Mass, aveva fallito la qualificazione per la poca esperienza al volante d quella monoposto. Chiusa la parentesi ATS, sempre nel 1978 si era presentata l'occasione di disputare il GP d'Italia con la seconda Merzario, ma Colombo a Monza non ha superato le pre qualifiche.
Proprio sulla scia di quanto realizzato da Merzario, Colombo aveva tentato di divenire costruttore di F1 chiamando il progetto Riviera e coinvolgendo una serie di imprenditori brianzoli. Il sito internet AutoMotorFargio riporta: "L’embrione della scuderia nacque a Giussano (allora provincia di Milano, oggi Monza-Brianza) dove iniziò la progettazione della vettura affidata all’Ingegner Giorgio Valentini, tecnico con esperienze precedenti in Autodelta. Per la fase realizzativa si decise di procedere come una tipica scuderia “artigianale” dell’epoca: si acquistarono una monoscocca inglese costruita da Thompson, un cambio Hewland e l’immancabile otto cilindri Cosworth DFV, vero best-seller della Formula 1 nell’era pre-turbo".
"All’inizio del 1980, la vettura era stata effettivamente costruita e pronta per essere collaudata. A quel punto però, accadde qualcosa che non venne mai chiarita completamente, o almeno scarseggiano notizie precise o reperibili. Per imprecisati problemi tecnici non risolvibili sulla monoposto completa, si decise di interrompere il progetto. Addirittura si decise di rivendere parte del materiale ad altre scuderie della massima formula per rientrare nei costi. Fu così necessario smantellare completamente la monoposto ancor prima di averla fatta girare. Nessun altro indizio è reperibile sulla sparizione della Riviera".
Nella foto ecco la Riviera che, a prima vista, ricorda molto la Shadow dell'epoca