Jacopo RubinoCome da copione, squadre al lavoro sul passo-gara nel pomeriggio della seconda giornata di test della Formula 2 a Barcellona: il tempo siglato questa mattina da Sergio Sette Camara, 1'27"392, è rimasto decisamente lontano. Ma nell'ultima parte della sessione ci ha pensato Ralph Boschung ad accorciare le distanze, portandosi al comando in 1'28"789 con la vettura della Trident che attende ancora di essere assegnata ufficialmente. Per lo svizzero è un buon viatico, dopo i problemi di uno sponsor che lo avevano bloccato la scorsa settimana a Jerez, venendo sostituito in corsa da Antonio Fuoco.
Unico a scendere sotto al minuto e 29 dopo la pausa pranzo, Boschung ha preceduto Roberto Mehri, al via con Campos. Anche la scuderia spagnola ha un sedile vacante per la stagione 2019, che scatterà a fine mese dal Bahrain. La coppia di testa ha superato Nobuharu Matsushita, che in 1'29"476 era stato leader provvisorio per la maggior parte del turno. Il giapponese ha siglato il proprio crono già al terzo giro personale, per poi dedicarsi ai long-run e alla gestione dei pneumatici Pirelli usati.
A seguire Juan Manuel Correa (Sauber Junior) e Louis Deletraz (Carlin), mentre i distacchi tra una macchina e l'altra si fanno sempre più ampi scorrendo la graduatoria. Callum Ilott è infatti sesto, ma a quasi 2" dal leader, precedendo l'esordiente Mahaveer Raghunathan che è riuscito a compiere un'incursione in top 10, davanti ad Anthoine Hubert, Jack Aitken (incappato in uno stop) e Sean Gelael, nella foto qui sotto.
L'indonesiano, il più impegnato con 64 giri, si è fatto carico di quasi tutto il programma Prema: Mick Schumacher, sfortunato, è stato tenuto fermo da un inconveniente tecnico che ha richiesto una attenta verifica ai box. In chiusura, il tedesco ha comunque messo assieme 13 tornate, meglio di niente. Lunga attesa anche per l'altro figlio d'arte Giuliano Alesi, uscito dalla pit-lane soltanto alle 16, per poi infilare 35 passaggi. Al contrario, l'italiano Luca Ghiotto ha dovuto terminare in anticipo (dedicandosi a prove di pit-stop) per una perdita d'olio dalla frizione e poi per qualche anomalia elettronica della sua Dallara-Mecachrome.
Fuori dai primi dieci gli alfieri di ART e DAMS, compresi quindi Nyck De Vries, 16esimo, e il già citato Sette Camara, 18esimo, comunque il più veloce di oggi. Nikita Mazepin, in testacoda alla curva Repsol, ha provocato l'esposizione dell'unica bandiera rossa verso le 14:40.
Mercoledì 6 marzo 2019, 4° turno1 - Ralph Boschung - Trident - 1'28"789 - 27 giri
2 - Roberto Merhi - Campos - 1'29"183 - 31
3 - Nobuharu Matsushita - Carlin - 1'29"476 - 37
4 - Juan Manuel Correa - Sauber Junior - 1'29"555 - 45
5 - Louis Deletraz - Carlin - 1'29"841 - 41
6 - Callum Ilott - Sauber Junior - 1'30"759 - 44
7 - Mahaveer Raghunathan - MP Motorsport - 1'31"232 - 39
8 - Anthoine Hubert - Arden - 1'31"448 - 41
9 - Jack Aitken - Campos - 1'32"068 - 55
10 - Sean Gelael - Prema - 1'32"608 - 64
11 - Jordan King - MP Motorsport - 1'32"947 - 31
12 - Nikita Mazepin - ART - 1'33"158 - 54
13 - Guan Yu Zhou - UNI Virtuosi - 1'34"454 - 47
14 - Nicholas Latifi - DAMS - 1'34"575 - 55
15 - Giuliano Alesi - Trident - 1'34"644 - 35
16 - Nyck De Vries - ART - 1'34"656 - 53
17 - Luca Ghiotto - UNI Virtuosi - 1'34"869 - 32
18 - Sergio Sette Camara - DAMS - 1'36"354 - 52
19 - Mick Schumacher - Prema - 1'35"624 - 13
20 - Tatiana Calderon - Arden - 1'36"525 - 29