Massimo Costa - XPB ImagesVincere un mondiale a poche curve dal traguardo. Era capitato proprio a Lewis Hamilton nel 2008, con quel sorpasso sulla Toyota di Timo Glock che aveva tolto il titolo iridato al ferrarista Felipe Massa, il quale aveva già iniziato a festeggiare dopo aver tagliato il traguardo al primo posto in quel drammatico GP del Brasile. E invece... Tredici anni dopo, tutto si è ribaltato per Hamilton. Aveva il suo ottavo mondiale in tasca, una corsa favolosa la sua che pur con gomme medie aveva annichilito al via Max Verstappen, su pneumatici soft. Una marcia trionfale, nemmeno sporcata da quel tentativo disperato dell'olandese nel corso del 1° giro, che come ormai da tradizione, aveva mandato in via di fuga l'inglese della Mercedes.
Ma ecco che l'imprevedibile è piombato su Hamilton come una meteorite. Nicholas Latifi al 52° giro di 58 ha pensato bene di andare a sbattere con la sua Williams-Mercedes alla curva 14 dopo aver perso un duello con Mick Schumacher. Un errore da principiante quello del canadese e che ha avuto conseguenze macroscopiche sull'esito del campionato del mondo. La direzione gara ha chiamato la safety-car e subito la Red Bull ha giocato il tutto per tutto chiamando al cambio gomme sia Verstappen sia Sergio Perez, che poi poco dopo si è dovuto ritirare per un problema tecnico.
La Mercedes e Hamilton hanno scelto di non effettuare il pit-stop, rimanendo così sulle dure. Perché? Hamilton si sarebbe ritrovato probabilmente dietro a Verstappen e se la corsa fosse stata conclusa in regime di safety-car, sarebbe stata una beffa terribile. Difficile quindi la scelta Mercedes, che ha quindi deciso di tenere fuori Hamilton. Le operazioni di sgombero della pista nella curva 14 sono state piuttosto rapide e mentre i commissari di percorso stavano lavorando, è montato il caso delle vetture doppiate che si frapponevano tra Hamilton e Schumacher. Erano quelle di Lando Norris, Fernando Alonso, Esteban Ocon, Charles Leclerc e Sebastian Vettel.
Da regolamento, quando si verificano queste situazioni, ai doppiati viene sempre permesso di superare la safety-car per accodarsi al gruppo. Ma stranamente, Michael Masi, direttore di gara, pareva in difficoltà nel prendere questa decisione. La Red Bull ha chiesto a Masi del perché vi fossero ancora quelle vetture tra i due contendenti al mondiale, e si è sentita rispondere che andava bene così. Dalla Mercedes montava la preoccupazione. A un certo punto, Masi ha deciso che i cinque piloti doppiati sopra citati, potevano superare la safety-car. Non gli altri, però, quindi Daniel Ricciardo, Lance Stroll e Mick Schumacher. Perché?
Liberata la pista giusto in tempo per far svolgere un ultimo giro da infarto, Verstappen appariva nettamente favorito con le gomme soft rispetto ad Hamilton che viaggiava con le dure dal 14° giro. Ci si aspettava che l'olandese andasse all'attacco alla curva 6, al termine del rettifilo, e invece con una splendida manovra ha sorpreso l'inglese alla curva 5. Un sorpasso perfetto. Hamilton aveva così due rettifili per tentare di riprendersi la prima posizione. Tra il delirio del pubblico, Lewis ci ha provato, Max ha zigzagato spostandosi tre volte quando si può farlo una sola volta e per questo a San Paolo si era preso una bandiera nera. Verstappen ha respinto il primo tentativo di Hamilton alla curva 6. Alla 9, Lewis ha affiancato all'esterno Max, ma le chance erano veramente minime e difatti ha dovuto preso mollare la presa.
A quel punto, per Verstappen era fatta. Hamilton ha vistosamente mollato la presa, gli uomini Red Bull erano senza respiro. Fino a pochi minuti prima il mondiale era completamente perso, ora stavano per apprestarsi a festeggiarlo. Pazzesco. Verstappen ha tagliato per primo il traguardo e per la prima volta si è lasciato andare all'emozione mentre Hamilton appariva completamente distrutto. Un finale a dir poco sconvolgente, determinato dall'incidente di Latifi (ma questo è il motorsport, l'imprevisto può sempre presentarsi) e che ha premiato il 24enne Verstappen che va a infrangere il dominio Mercedes che in F1 non si fermava dal 2014.
Toto Wolff e gli altri uomini Mercedes erano affranti, senza parole. Ma subito hanno reagito recandosi in direzione gara. Per loro Masi e compagnia hanno infranto alcuni punti del regolamento, in particolare gli articoli 48.8 e 48.12. Mondiale sub-judice? Speriamo proprio di no, sarebbe pazzesco se a Verstappen venisse sottratto il mondiale per un errore dei commissari sportivi. La Mercedes ritiene che dovevano sdoppiarsi tutti non solo i cinque sopra citati e che quindi, come da regolamento, la direzione gara avrebbe dovuto far compiere un altro giro alla safety-car e quindi la gara si sarebbe dovuta concludere praticamente in regime di SC.
In tutto questo, va ricordato il gran lavoro svolto da Sergio Perez che ha impegnato Hamilton in un duello fantastico non arrendendosi al primo sorpasso subìto nonostante le gomme soft fossero ormai a fine vita. Un aiuto importante quello che Perez ha dato a Verstappen nella fase centrale della gara. Peccato che poi si sia dovuto ritirare perdendo così il terzo posto. Che invece, è andato a un comunque splendido Carlos Sainz con la Ferrari. Lo spagnolo è stato costante protagonista del Gran Premio al contrario di Charles Leclerc solo decimo al traguardo dopo un errore e anche un secondo pit-stop quando era stata chiamata la virtual safety car. Un risultato che porta Sainz al quinto posto nella classifica piloti mentre Leclerc, quinto in campionato alla vigilia di Abu Dhabi, crolla settimo superato anche da Norris.
E' poi passato in secondo piano il finale convulso ha poi premiato l'Alpha Tauri-Honda che ha piazzato quarto Yuki Tsunoda e quinto Pierre Gasly, un risultato stupefacente per il team di Faenza e per il rookie giapponese. Deludentissimo Valtteri Bottas, anonimo per tutta la gara e sesto al traguardo dopo essere stato superato nel finale dalle due Alpha Tauri che aveva optato per far montare le gomme soft ai suoi piloti. Un Bottas che avrebbe dovuto quanto meno coprire le spalle ad Hamilton e invece è scomparso. Norris ha chiuso settimo davanti alle due Alpine-Renault di Alonso ed Ocon.
Domenica 12 dicembre 2021, gara1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 58 giri
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 2"256
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 5"173
4 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 5"692
5 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 6"531
6 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 7"463
7 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 59"200
8 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'01"708
9 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'04"026
10 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'06"057
11 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1'07"527
12 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1 giro
13 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
14 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1 giro
RitiratiSergio Perez
Nicholas Latifi
Antonio Giovinazzi
George Russell
Kimi Raikkonen
Il mondiale piloti1.Verstappen 395,5; 2.Hamilton 387,5; 3.Bottas 226; 4.Perez 190; 5.Sainz 164,5; 6.Norris 160; 7.Leclerc 159; 8.Ricciardo 115; 9.Gasly 110; 10.Alonso 81; 11.Ocon 74; 12.Vettel 43; 13.Stroll 34; 14.Tsunoda 32; 15.Russell 16; 16.Raikkonen 10; 17.Latifi 7; 18.Giovinazzi 3.
Il mondiale costruttori1.Mercedes 613,5; 2.Red Bull-Honda 585,5; 3.Ferrari 323,5; 4.McLaren-Mercedes 275; 5.Alpine-Renault 155; 6.Alpha Tauri-Honda 142; 7.Aston Martin-Mercedes 77; 8.Williams-Mercedes 23; 9.Alfa Romeo-Ferrari 13; 14.Haas-Ferrari 0.