26 Ott [19:00]
Verstappen non si pente:
«Ad Austin hanno punito solo me»
Stefano Semeraro - Photo 4
Max Verstappen non si pente. Anzi. Nella conferenza stampa di presentazione del GP del Messico ha specificato che le sue opinioni rispetto al finale dell'ultima gara, con il podio negato per il sorpasso fuori pista a Raikkonen, non sono mutate. «Magari avrei potuto usare altre parole», ha ammesso, «Ma dopo la gara è normale essere molto emotivi. Specie perché continuo a credere di aver ricevuto un'ingiustizia, perché quel podio mi è stato sottratto senza motivo. Kimi quando si è accorto che volevo passarlo mi ha stretto un po', è normale che uno cerchi di evitare il contatto. Tutti del resto tagliavano le curve: alla 8, alla 9, e anche alla 6. Abbiamo iniziato a farlo nelle libere e nessuno ci ha detto niente, però alla fine sono stato punito solo io. Poi se avessi voluto trarre un vantaggio da quel tipo di condotta l'avrei fatto sempre, invece è accaduto solo in quell'occasione».
L'olandese sostiene che la rabbia è già sbollita, ma sotto sotto si vede che ciò che è accaduto a Austin brucia ancora. «Mi sono distratto giocando a FIFA alla playstation, poi ho partecipato ad un evento. Il lato positivo è che abbiamo fatto una gran gara, quindi sono felice, so di essere comunque veloce». Su come evitare altre situazioni del genere in futuro Max ha le idee chiare: «È semplice, basta mettere della ghiaia o dell'erba. A Suzuka non mi pare ci siano problemi di questo tipo. Certo, abbiamo bisogno di indicazioni più chiare».
Come invece è diventato chiaro il suo prossimo futuro, visto la conferma con la Red Bull. «Perché avrei dovuto cambiare? In questo team mi trovo bene, ho persone che mi sostengono, molti amici, e anche con Ricciardo c'è una bella atmosfera. Siamo riusciti a migliorare più degli altri team sulla griglia, l'anno prossimo se risolveremo il deficit di cavalli penso che saremo ancora più forti».
Infine, alla domanda su cosa ne pensa di Fernando Alonso che a gennaio correrà la 24 Ore di Daytona, Verstappen è stato un filo perfido: «il mio obiettivo è restare più a lungo possibile in F.1. Però è una bella gara: in futuro mi piacerebbe farla con mio padre...».