22 Ott [23:13]
Verstappen vince con fatica,
merito di Hamilton e Norris
Massimo Costa - XPB Images
Ha vinto ancora lui, ha vinto ancora lei, ovvero Max Verstappen e la Red Bull-Honda. Ma che fatica questa volta. Sarà stato il fatto che l'olandese è dovuto partire dalla terza fila, sarà stato il fatto che occorrevano due pit-stop e che non era semplice indovinare il passaggio tra Pirellli media e dura, anche se alla fine non è sembrato esserci molta differenza tra le due mescole in quanto a degrado e chilometraggio.
A rendere la vita difficile a Verstappen, non è però stata la Ferrari di Charles Leclerc, che partiva dalla pole, bensì la McLaren-Mercedes di un ispiratissimo Lando Norris e la Mercedes di un indemoniato Lewis Hamilton che, tra parentesi, ha cancellato per tutto il weekend George Russell. Il giovane Lando e l'esperto Lewis le hanno provate tutte per contenere la Red Bull, che non è mai riuscita ad allungare, come in altre occasioni, sugli avversari.
Norris e Hamilton hanno guidato meravigliosamente e se la McLaren è calata nel finale, la Mercedes ha raggiunto livelli unici quest'anno, come già si era visto nella gara Sprint. La strategia del team di Zak Brown è stata azzeccata, non si può dire altrettanto per la Mercedes che ha tentennato nel momento in cui fermare Hamilton al primo pit-stop e c'è anche stato un piccolo problema con l'anteriore destra costato almeno un secondo e mezzo. Incertezze che forse sono costate la vittoria.
Gara tirata insomma e incerta fino all'ultimo. Vertsappen era agitato e lo confermano quei due commenti radio box in cui ha zittito brutalmente il suo ingegnere che glil parlava nelle orecchie in momenti non consoni. Bravo Max comunque, che ha gestito una situazione non facile evitando quei piccoli errori (Hamilton e Norris ne hanno commesso uno a testa) che potevano costare preziosi decimi o secondi. E considerando che Verstappen ha vinto con 2"2 sul suo grande rivale del 2021, si può capire quanto sia stato complicato questo Gran Premio per lui.
Quando Hamilton "sente" la monoposto che può regararagli un risultato importante, si trasforma in una belva. E come detto sopra, dal confronto di Austin ne esce con le ossa rotte il buon Russell, solo settimo al traguardo, paragonabile questo giro al Sergio Perez della Red Bull, sempre lontano dal compagno di squadra e quinto all'arrivo.
La Ferrari ha illuso in prova, ma non è stata concreta in gara. Come è già capitato in altre occasioni, la SF-23 è velocissima sul giro secco, ma sulla distanza crolla nella gestione gomme. Carlos Sainz ha chiuso quarto non senza fatica, Leclers ha terminato sesto recriminando sulla scelta dell'unico pit-stop effettuato che gli ha pregiudicato un possibile terzo posto. Ma avrebbe dovuto pur sempre fare i conti con Norris.
Sfortunato Oscar Piastri, costretto al ritiro per una ruotata ricevuta da Esteban Ocon al primo giro. Entrambi si sono dovuti fermare poco dopo. L'Alpine-Renault ha preso ancora punti, ormai abbonata al settimo o ottavo posto. Questa volta ha preso l'ottava posizione con Pierre Gasly. Bravo Lance Stroll, tornato a punti con una Aston Martin-Mercedes sempre più recalcitrante. Dopo un clamoroso errore nella fase dei giri pre griglia, Stroll ha trovato la giusta concentrazione per disputare una gara tutta all'attacco essendo partito dai box come Fernando Alonso.
Lo spagnolo aveva bocciato il nuovo pacchetto aerodinamico ed ha preferito tornare indietro, alla soluzione precedente. Scelta che lo ha portato a partire dalla pit-lane. Bello il recupero, era in zona punti, ma si è dovuto ritirare per danni al fondo piatto. Decimo Yuki Tsunoda con l'Alpha Tauri-Honda: il giapponese nel finale è stato richiamato ai box per montare gomme soft e tentare il giro veloce che assegna un punto, azione riuscita.
Daniel Ricciardo ha corso bene, ma la strategia di un solo pit-stop non ha pagato anche per lui. Nel finale ha messo le soft prima di Tsunoda. Buona gara per Logan Sargeant (finalmente), 12esimo di poco dietro al compagno Alexander Albon nel team Williams. Poco da dire su Haas, partita dai box con entrambi i piloti, e Sauber. Per il team americano, il pacchetto aerodinamico nuovo pareva soddisfacente venerdì nel turno libero, ma in realtà non è stato così.
Domenica 22 ottobre 2023, gara
1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 56 giri
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 2"225
3 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 10"730
4 - Carlos Sainz (Ferrari) - 15"134
5 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 18"460
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 24"662
7 - George Russell (Mercedes) - 24"999
8 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 47"996
9 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 48"696
10 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'14"385
11 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'26"714
12 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'27"998
13 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'29"904
14 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'38"601
15 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1 giro
16 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
17 - Daniel Ricciardo (Alpha Tauri) - 1 giro
Ritirati
Fernando Alonso
Oscar Piastri
Esteban Ocon
Il campionato piloti
1.Verstappen 466 punti; 2.Perez 238; 3.Hamilton 219; 4.Alonso 183; 5.Sainz 168; 6.Leclerc 159; 7.Norris 156; 8.Russell, 139; 9.Piastri 83; 10.Gasly 52; 11.Stroll 49; 12.Ocon 44; 13.Albon 23; 14.Bottas 10; 15.Hulkenberg 9; 16.Zhou 6; 17.Tsunoda 5; 18.Magnussen 3; 19.Lawson 2.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 704 punti; 2.Mercedes 358; 3.Ferrari 327; 4..McLaren-Mercedes 239 5.Aston Martin-Mercedes 232;; 6.Alpine-Renault 96; 7.Williams-Mercedes 23; 8.Sauber-Ferrari 16; 9.Haas-Ferrari 12; 10.Alpha Tauri-Honda 7.