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6 Ott 2007 [20:03]

A chi da fastidio Hamilton?
Alonso blatera e i giornali...

Leggendo, ascoltando, pensando... Viene spontanea una domanda: perché tanto livore nei confronti di un ragazzino di 22 anni che ha debuttato quest'anno in F.1 e si è subito imposto per il grande talento che lo accompagna fin da quando è salito su una monoposto? Cosa ha fatto di male Lewis Hamilton se non dare lezioni di guida ogni volta che sale in macchina? Di quali colpe si è macchiato nei suoi pochi mesi di F.1 della sua vita?

Iniziò Jacques Villeneuve qualche mese fa. Immerso nella sua frustrazione, il canadese ci comunicò che quell'Hamilton in partenza zigzagava troppo. Quando a Budapest l'inglesino in qualifica fece arrabbiare Ron Dennis per non avere rispettato gli ordini di squadra attirando in una trappola mortale Fernando Alonso, si scatenò la stampa spagnola. Intanto il due volte campione del mondo aveva dato il via alla sua campagna mediatica contro la McLaren. In caso di vittoria o di pole il merito era esclusivamente suo, quando Hamilton gli finiva davanti, il team McLaren lo aveva chiaramente boicottato. Con strategie pro Lewis, con assetti anti Fernando. Un grande esempio di sportività questo Alonso, che già ci aveva regalato negli anni in Renault scampoli di "saggezza".

Si è andati avanti in mezzo alla bufera della Spy Story ed Hamilton è stato colpevolizzato, è stato bollato come aziendalista per non avere dichiarato nulla alla FIA in merito allo famoso scambio di e-mail che però ha sempre coinvolto gli spagnoli De La Rosa e Alonso. Infine siamo arrivati al Fuji. 19 giri assurdi dietro a una safety-car, la necessità per un pilota di scaldare freni e gomme. Hamilton ha fatto troppo l'elastico, è vero, ma non lo si può bollare come un pilota scorretto per questo. Allora cosa dovremmo dire di Ayrton Senna o di Michael Schumacher? Suvvia. Tutti si accaniscono contro Hamilton sperando in una sua penalizzazione. La FIA una volta tanto si comporta come deve, evitando di infierire sull'inglese per la manovra incriminata che provoca un incidente tra Webber e Vettel. La colpa di Hamilton? Essersi spostato troppo a destra ed avere rallentato. Ma certamente anche Webber non è stato un genio... inchiodando come avesse visto un semaforo rosso. Poteva sopravanzare Hamilton, per poi farlo ripassare.

Ascoltiamo commenti scatenati, soprattutto da certi giornalisti italiani, che prima di scrivere o parlare in TV aspettano le veline in arrivo dalla Ferrari. Non parliamo poi degli spagnoli. Invece di magnificare Hamilton per essere in testa al mondiale nel suo primo anno di F.1, invece di inchinarsi a tanta classe paragonandolo a Senna o a Schumacher, alcuni cercano di screditarlo. E con impegno. Forse perché Luca di Montezemolo, con grande sportività, ha detto che se Hamilton vince il titolo deve ringraziare la Ferrari. E allora, tutti dietro al capo. Hamilton vince? Ma no, è un imbroglione. Ecco la manovra scorretta del pilota McLaren dice la RAI mentre viene mostrato il video del Fuji. Mamma mia... che scorrettezza. E sono gli stessi che si arrampicarono fin sugli specchi per giustificare Schumacher a Montecarlo un anno fa in qualifica...

E mentre Pino Allievi della Gazzetta dello Sport giustamente elogia Hamilton come si deve affermando che la FIA è intervenuta con saggezza nel non penalizzare Lewis (ottimo l'esempio con il rigore non fischiato che non va ad inficiare il risultato della partita di calcio giorni dopo), ecco che La Repubblica si scaglia a testa bassa contro Hamilton. Definito l'intoccabile. Un certo Carlo Marincovich, che abitualmente riempie pagina su pagine sulle strambate dell'America Cup, si permette di definire farsa il mondiale in corso. Se Hamilton lo vince è solo grazie alla FIA. Neanche una riga per spiegare quanto è bravo questo ragazzino di colore. Niente. Parla di sceneggiature già scritte e via dicendo. Ma non leggevamo nulla di ciò quando la Ferrari vinceva cinque mondiali in fila con Schumacher. No, questo era impossibile leggerlo...

La chicca finale porta la firma di Alonso che ai microfoni di Sky dichiara che il mondiale è deciso dai commissari della FIA. Poi con la stampa spagnola si lancia nella consueta crociata contro la McLaren (che pur sempre lo paga, non dimentichiamo questo particolare) come se in questo 2007 avesse conquistato due punti... Ma alla fine si ravvede ed Alonso, in un momento di "follia" dice che sì, se lo vincerà, Hamilton questo mondiale se lo è meritato. E che, udite udite, forse rimarrà in McLaren anche nel 2008.

Massimo Costa
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