14 Dic [13:20]
La mamma di Max Verstappen
"Ci hanno aiutato gli angeli"
Massimo Costa - XPB Images
La mamma è sempre la mamma. Sophie Kumpen è la madre di Max Verstappen e non era presente alla gara decisiva di Abu Dhabi. La signora, da tempo separata dal marito Jos, vicenda che ha avuto pesanti strascichi giudiziari, con l'ex pilota di F1 che nel 2008 aveva evitato il carcere (tre mesi) per avere violato l'ordine restrittivo, aver tagliato più volte le gomme dell'auto della ex moglie ed aver inviato ripetutamente messaggi minacciosi sul telefono di lei.
Va anche ricordato che successivamente a tali episodi con Sophie, Jos è stato arrestato per avere travolto con l'auto una sua fidanzata 24enne dell'epoca, finita in ospedale, mentre era stato precedentemente condannato nell'ottobre 2000 per una aggressione verificatasi su una pista di kart nel 1998, in cui un uomo da lui colpito aveva riportato la frattura del cranio. E non va dimenticata anche l'aggressione violenta a suo padre Frans (il nonno di Max, poi purtroppo scomparso nel 2019) avvenuta nel 2016.
Viene da chiedersi come sia possibile che Liberty Media e la FIA, sempre attenti al politicamente corretto (ricordate la multa a Sebastian Vettel perché a Budapest indossava nel momento dell'inno nazionale una maglietta arcobaleno in sostegno della comunità locale Lgbt), alle grid girls cancellate in onore del #metoo, alla giusta attenzione per le donne, consegnino poi a mister Jos un pass per entrare nel paddock...
Apprezzata kartista negli anni Ottanta, Sophie (il cui fratello è Anthony Kumpen, noto pilota di vetture GT) è per fortuna molto lontana dal pensiero di Jos, per cui Max è quello bersagliato dai commissari sportivi, le sue azioni sono sempre corrette eccetera eccetera. Lei è belga e al giornale Het Laatste Nieuws ha raccontato: "Solo ora iniziamo a realizzare che mio figlio è campione del mondo di F1. Ho urlato e pianto. Max è stato un leone perché, bisogna ammetterlo, Hamilton era il più forte in gara. Gli angeli ci hanno aiutato".
Poi ha raccontato un curioso particolare: "Mi ha fatto piacere sentirlo subito dopo la gara, anche se era un po' stravolto. La prima cosa che mi ha chiesto? Quante volte sono andata in bagno durante la corsa... È incredibile cosa abbia innescato questo successo. Abbiamo iniziato a seguire la gara insieme a quasi tutto il vicinato. Le persone arrivavano da ogni parte. Belgi e olandesi insieme, tutti per Max. Qualcosa di davvero unico".