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21 Lug [16:37]

Sprint a Hockenheim, gara 2
Ferrari vince con Lappalainen-Green

Michele Montesano

Vittoria schiacciante dell’Emil Frey Racing sul circuito di Hockenheim. Konsta Lappalainen e Ben Green hanno regalato la prima vittoria alla Ferrari 296 GT3 nel GT World Challenge Europe Sprint Cup. Dopo esserci andata vicino, ottenendo il terzo posto nella gara di ieri, quest’oggi la coppia dell’Emil Frey Racing è riuscita a battere la concorrenza capitanata, ancora una volta, dalla BMW griffata WRT di Charles Weerts e Dries Vanthoor. A completare il podio i vincitori della prima manche Lucas Auer e Maro Engel.

Scattato dal quarto posto, Lappalainen si è subito sbarazzato della BMW di Vanthoor mettendosi nella scia dell’Audi R8 GT3 del campione in carica Ricardo Feller. Proprio lo svizzero, che nelle prime fasi di gara ha provato a insidiare il poleman Luca Engstler, è stato presto costretto al ritiro per il cedimento della sospensione anteriore sinistra. Ad approfittarne Lappalainen che si è issato al secondo posto. Il finlandese della Ferrari, sfruttando l’ingresso della safety car per il ritiro dell’Aston Martin Vantage di Razvan Umbrarescu, ha ulteriormente accorciato le distanze su Engstler.

Ancora una volta i pit-stop hanno svolto un ruolo determinante per l’esito della gara. Un problema al dado dello pneumatico anteriore destro è costato carissimo al Team Liqui-Moly Engstler che ha rispedito Max Hofer, subentrato a Engstler, a centro gruppo. Al contrario gli uomini dell’Emil Frey Racing sono stati velocissimi consentendo a Green, che ha rilevato il volante della Ferrari da Lappalainen, di rientrare in pista al primo posto.

Approfittando del duello per il secondo gradino del podio, tra la BMW M4 GT3 di Weerts e la Mercedes AMG di Auer, Green ha gestito il vantaggio sugli inseguitori tagliando per primo il traguardo. Al termine di una gara perfetta, Lappalainen e Green hanno riportato sul gradino più alto del GT Word Challenge il team Emil Frey Racing, risultato che mancava alla squadra svizzera dal 2021. Grazie al secondo posto, Vanthoor e Weerts hanno riacciuffato la leadership di campionato scalzando Auer ed Engel, terzi al traguardo.

Pur prendendo la bandiera a scacchi in quarta posizione, la coppia dell’Aston Martin Vantage del Comtoyou Racing, composta da Mattia Drudi e Nicolas Baert, è stata penalizzata di cinque secondi per aver oltrepassato i track limits scivolando in sesta piazza. A ereditare il quarto posto è stata la Mercedes AMG griffata Boutsen VDS di Jules Gounon e Max Goetz. Top 5 per la BMW del team WRT con Calan William e Sam de Haan che hanno conquistato la vittoria in Silver Cup.

Gran settimo posto per la coppia tricolore del Tresor Attempto Racing. Nonostante una foratura lenta accusata alla fine del suo stint, Lorenzo Ferrari ha ceduto il volante dell’Audi R8 GT3 a Lorenzo Patrese che ha conquistato la vittoria in Gold Cup. Undicesimo posto assoluto e vittoria di classe Bronze per la BMW del Century Motorsport dell’equipaggio Daniel Harper e Darren Leung.

Domenica 21 luglio 2024, gara 2

1 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 35 giri
2 - Vanthoor-Weerts (BMW M4) - WRT - 6"333
3 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 6"908
4 - Gounon-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 15"461
5 - de Haan-Williams (BMW M4) - WRT - 15"872
6 - Drudi-Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 20"099
7 - Patrese-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 26"155
8 - Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 32"144
9 - Gachet-Legeret (Audi R8) - CSA - 33"644
10 - Perez Companc-Keen (Mercedes AMG) - Madpanda - 37"671
11 - Harper-Leung (BMW M4) - Century - 38"503
12 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 38"918
13 - Engstler-Hofer (Audi R8) - Engstler - 40"208
14 - Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 40"503
15 - Vermeulen-Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 41"764
16 - Mitchell-Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 42"184
17 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 42"977
18 - Cheever-Hui (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 44"455
19 - Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 45"070
20 - Marschall-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 45"391
21 - Machiels-Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 51"468
22 - Donno-Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 51"602
23 - Kujala-Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 51"926
24 - Palette-Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 52"626
25 - De Wilde-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 53"483
26 - Barr-Gustavsen (Mercedes AMG) - Winward - 54"619
27 - Prette-Ramos (McLaren 720S) - Garage 59 - 54"948
28 - Klymenko-Pavereud (Audi R8) - Sainteloc - 57"167
29 - Rappange-Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'19"953
30 - Lismont-Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 9 giri

Giro più veloce: Ben Green 1'39"139

Ritirati
akes-Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou
Feller-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto

21 Lug [10:36]

Sprint a Hockenheim, qualifica 2
Engstler porta Lamborghini in pole

Michele Montesano

Il fattore campo ha giocato un ruolo chiave nella seconda qualifica del GT World Challenge Europe Sprint Cup a Hockenheim. Su un circuito che conosce molto bene, avendolo affrontato sia in ADAC GT Masters che nel DTM, Luca Engstler ha messo tutti in riga portando la Lamborghini Huracan GT3 in pole position. Il tedesco, autore di un crono di 1’37”415, ha piazzato la zampata vincente proprio allo scadere della sessione siglando sia il riferimento assoluto che quello in Gold Cup.

Engstler ha così strappato la pole al campione in carica Ricardo Feller per appena 33 millesimi. A causa del troppo traffico trovato in pista, lo svizzero dell’Audi R8 GT3 del Tresor Attempto Racing non è riuscito a contrattaccare abortendo il suo ultimo tentativo. La pioggia caduta durante la notte, e le temperature più basse, hanno stravolto i valori in campo. Se ieri le BMW non avevano particolarmente brillato in qualifica, quest’oggi, nonostante le M4 GT3 siano state appesantite di 5 kg, Dries Vanthoor ha siglato il terzo crono precedendo la Ferrari 296 GT3 di Konsta Lappalainen.

Terza fila e pole in Silver Cup per Thomas Fleming. Ancora in ripresa dal violento incidente di Misano, l’inglese di AF Corse è riuscito a battere il fresco vincitore della 24 Ore di Spa Mattia Drudi. Dopo un sabato vissuto nelle retrovie, il riminese è riuscito a riportare l’Aston Martin Vantage, alleggerita di 10 kg dal BoP, a ridosso delle prime posizioni. Scatterà dalla settima piazzola Tom Gamble. Il pilota McLaren sarà seguito da Ivan Klymenko, sull’Audi del Sainteloc, e la Porsche di Patric Niederhauser.

Maro Engel, vincitore della prima gara di Hockenheim, non è andato oltre il decimo tempo con la sua Mercedes AMG. Quattordicesimo assoluto, Miguel Ramos ha siglato la pole in Bronze Cup al volante della McLaren 720S GT3 del Garage 59. Penalizzato dal traffico, Giacomo Altoè, al volante della Ferrari dell’Emil Frey Racing, ha ottenuto solamente il diciassettesimo crono seguito dal pilota Audi Lorenzo Ferrari.

Domenica 21 luglio 2024, qualifica 2

1 - Luca Engstler (Lamborghini) - Engstler - 1'37"415
2 - Ricardo Feller (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'37"448
3 - Dries Vanthoor (BMW M4) - WRT - 1'37"610
4 - Konsta Lappalainen (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'37"735
5 - Thomas Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 1'37"841
6 - Mattia Drudi (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'37"927
7 - Tom Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'38"019
8 - Ivan Klymenko (Audi R8) - Sainteloc - 1'38"025
9 - Patric Niederhauser (Porsche 911) - Rutronik - 1'38"036
10 - Maro Engel (Mercedes AMG) - Winward - 1'38"196
11 - Ezaquiel Perez Companc (Mercedes AMG) - Madpanda - 1'38"205
12 - Maximilian Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'38"282
13 - Paul Evrard (Audi R8) - Sainteloc - 1'38"406
14 - Miguel Ramos (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'38"504
15 - Aurelien Panis (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'38"569
16 - Reece Barr (Mercedes AMG) - Winward - 1'38"624
17 - Giacomo Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'38"667
18 - Lorenzo Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'38"720
19 - Lucas Legeret (Audi R8) - CSA - 1'38"882
20 - Jef Machiels (Ferrari 296) - AF Corse - 1'38"920
21 - Matisse Lismont (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'38"958
22 - Jonathan Hui (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'39"068
23 - Sam de Haan (BMW M4) - WRT - 1'39"100
24 - Dustin Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 1'39"194
25 - Dmitry Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'39"203
26 - Rob Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'39"245
27 - Andrey Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'39"511
28 - Razvan Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'39"615
29 - Gabriel Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'39"732
30 - Darren Leung (BMW M4) - Century - 1'39"939
31 - Stephane Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 1'40"993
32 - Lorens Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - Senza crono

20 Lug [17:08]

Sprint a Hockenheim, gara 1
Engel-Auer vittoria e leadership

Michele Montesano

Vittoria sofferta ma, al contempo, dolcissima quella messa a segno da Maro Engel e Lucas Auer nella prima gara di Hockenheim. Trionfando in Germania, la coppia della Mercedes Winward è infatti tornata al comando del GT World Challenge Europe Sprint Cup scalzando la BMW di Charles Weerts e Dries Vanthoor, giunti secondi al traguardo al termine di una corsa vissuta tutta in rimonta.

La prima frazione di gara ha visto quale assoluto protagonista Eliseo Donno. Scattato dalla pole, il pugliese della Ferrari AF Corse ha approfittato del duello tra Ben Green e Auer per prendere il largo. A centro gruppo si è assistito a un’incredibile recupero da parte delle BMW M4 GT3. Ad agevolare le vetture di Monaco di Baviera ci ha pensato SRO che, al termine delle qualifiche, ha modificato il BoP (Balance of Performance) alleggerendo di 5 kg le BMW, oltre ad appesantire di 5 kg le Ferrari 296 GT3.



Ciò ha permesso a Weerts, autore di una qualifica deludente, di rimontate ai margini della zona podio già dopo cinque tornate. Non solo l’alfiere del WRT, anche gli altri piloti al volante della BMW M4 GT3 Dan Harper e Calan Williams sono parsi nettamente più veloci rispetto gli avversari. Addirittura Harper ha acciuffato il terzo posto ai danni di Green, che in precedenza era stato sorpassato da Auer, poco prima dell’apertura della finestra box per il cambio pilota obbligatorio.

Come prevedibile, il valzer dei pit-stop si è rivelato decisivo per l’esito finale della gara. I primi a rientrare ai box sono stati Green, al volante della Ferrari dell’Emil Frey Racing, e Weerts. Pur uscendo alle spalle della 296 GT3, ora nelle mani di Konsta Lappalainen, Vanthoor ha sfruttato la maggior potenza della sua BMW per sorpassare il finlandese della Ferrari già nel primo giro di rientro in pista.

Anche il team Winward ha optato per un undercut al fine di scavalcare la Ferrari AF Corse del leader Donno. La strategia si è rivelata vincente e, complice una sosta più lenta da parte della squadra italiana, Engel si è ritrovato al comando delle operazioni seguito dalla BMW di Vanthoor. L’ultima frazione di gara ha visto il tedesco e il belga arrivare ai ferri corti per la supremazia. Il duello, senza esclusione di colpi, è stato vinto da Engel che ha così tagliato il traguardo per primo con un margine di poco superiore al secondo.



Terzo posto per la Ferrari griffata Emil Frey Racing della coppia Green-Lappalainen che ha preceduto la rossa di Donno e Thomas Fleming. Scivolato al quinto posto dopo la sosta ai box, Fleming si è reso protagonista di uno spettacolare sorpasso ai danni di Sam De Haan che gli ha permesso di conquistare la vittoria in Silver Cup. Sesta piazza, e trionfo in Gold Cup, per la coppia Lamborghini composta da Max Hofer, Luca Engstler. A seguire la Porsche di Sven Müller e Patric Niederhauser che hanno approfittato della penalità infilata alla Ferrari di Giacomo Altoè e Thierry Vermeulen per salire in settima posizione.

Risultato positivo per l’equipaggio tutto tricolore del Tresor Attempto Racing. Al termine di una gara consistente, Lorenzo Patrese e Lorenzo Ferrari hanno conquistato il terzo posto in Gold Cup alle spalle dell’Audi di Gilles Magnus e Paul Evrard. Quindicesimo posto assoluto e vittoria di classe Bronze per la BMW M4 GT3 del Century Motorsport di Harper e Darren Leung. Il tracciato di Hockenheim si è rivelato più indigesto del previsto per le Aston Martin Vantage. Solamente diciassettesimi Mattia Drudi e Nicolas Baert, risultati i piloti più veloci del Comtoyou Racing.

Sabato 20 luglio 2024, gara 1

1 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 36 giri
2 - Vanthoor-Weerts (BMW M4) - WRT - 1"089
3 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 7"669
4 - Donno-Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 15"333
5 - de Haan-Williams (BMW M4) - WRT - 19"902
6 - Engstler-Hofer (Audi R8) - Engstler - 21"576
7 - Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 24"092
8 - Vermeulen-Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 27"856
9 - Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 28"605
10 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 28"760
11 - Patrese-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 29"259
12 - Gounon-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 32"526
13 - Gachet-Legeret (Audi R8) - CSA - 35"269
14 - Klymenko-Pavereud (Audi R8) - Sainteloc - 39"442
15 - Harper-Leung (BMW M4) - Century - 46"089
16 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 46"566
17 - Drudi-Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 51"676
18 - Machiels-Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 56"818
19 - Mitchell-Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 56"973
20 - Cheever-Hui (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'01"124
21 - Lismont-Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'03"230
22 - Barr-Gustavsen (Mercedes AMG) - Winward - 1'04"279
23 - De Wilde-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'09"563
24 - Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'23"507
25 - Kujala-Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'31"378
26 - Palette-Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 1'37"445
27 - Marschall-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 1'38"200
28 - Jakes-Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'40"018
29 - Rappange-Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'52"998

Giro più veloce: Dries Vanthoor 1'39"281

Ritirati
Feller-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto
Perez Companc-Keen (Mercedes AMG) - Madpanda
Prette-Ramos (McLaren 720S) - Garage 59

20 Lug [10:38]

Sprint a Hockenheim, qualifica 1
Donno in pole nella prima fila Ferrari

Michele Montesano

Prima pole position nel GT World Challenge Europe Sprint Cup per Eliseo Donno. Costretto a saltare entrambe le gare di Misano, per colpa di un incidente commesso nelle prove libere dal suo compagno Thomas Fleming, il pugliese si è riscattato nel migliore dei modi conquistando la pole nella prima qualifica di Hockenheim. Con soli dieci minuti a disposizione, Donno non ha perso tempo e ha subito issato la sua Ferrari 296 GT3 in prima posizione, sia assoluta che in Silver Cup, stampando un crono di 1’37”349.

Il tempo siglato dal pugliese di AF Corse è risultato inarrivabile dagli altri. Solamente Ben Green, sulla Ferrari dell'Emil Frey Racing, si è avvicinato ma, per 274 millesimi, si è dovuto accontentare della seconda piazzola che gli è valso il riferimento in classe Pro. A scattare dalla seconda fila saranno Lucas Auer, al volante della Mercedes AMG del Winward, e Max Hofer che ha, inoltre, siglato il miglior crono in Gold Cup.

Quinta piazzola per Louis Prette, il più veloce di classe Bronze. Gilles Magnus, al volante dell’Audi del Sainteloc Racing, ha diviso le due McLaren precedendo Benjamin Goethe. Complice il traffico, Thierry Vermeulen non è riuscito a effettuare un giro pulito. L’olandese ha quindi ottenuto l’ottavo crono con la Ferrari dell’Emil Frey Racing precedendo la Mercedes di Jules Gounon, che è riuscito a staccare il nono tempo proprio nel suo ultimo tentativo, e l’alfiere del Lamborghini Barwell Motorsport Sandy Mitchell.

Con le prime 19 vetture racchiuse in meno di un secondo, la lotta nella prima qualifica di Hockenheim è stata decisamente serrata. Tra chi non è riuscito a trovare il giro ideale troviamo Lorenzo Patrese che, al volante dell’Audi R8 GT3 preparata dal Tresor Attempto Racing, scatterà dalla sedicesima piazzola. È andata peggio al leader di campionato Charles Weerts, solamente diciannovesimo con la BMW M4 GT3 del WRT. Dopo il trionfo nella 24 Ore di Spa, il Comtoyou Racing ha dovuto far fronte a una qualifica deludente con David Pittard, ventunesimo, che è risultato il più veloce dei piloti Aston Martin.

Sabato 20 luglio 2024, qualifica 1

1 - Eliseo Donno (Ferrari 296) - AF Corse - 1'37"349
2 - Ben Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'37"623
3 - Lucas Auer (Mercedes AMG) - Winward - 1'37"651
4 - Max Hofer (Audi R8) - Engstler - 1'37"658
5 - Louis Prette (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'37"948
6 - Gilles Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 1'37"954
7 - Benjamin Goethe (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'37"955
8 - Thierry Vermeulen (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'37"991
9 - Jules Gounon (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'38"054
10 - Sandy Mitchell (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'38"078
11 - Dennis Marschall (Porsche 911) - Rutronik - 1'38"083
12 - Calan Williams (BMW M4) - WRT - 1'38"101
13 - Daniel Harper (BMW M4) - Century - 1'38"114
14 - Patrick Kujala (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'38"141
15 - Dylan Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'38"141
16 - Lorenzo Patrese (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'38"145
17 - Sean Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 1'38"214
18 - Eddie Cheever (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'38"250
19 - Charles Weerts (BMW M4) - WRT - 1'38"334
20 - Phil Keen (Mercedes AMG) - Madpanda - 1'38"376
21 - Simon Gachet (Audi R8) - CSA - 1'38"387
22 - Ugo De Wilde (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'38"417
23 - David Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'38"439
24 - Marcus Pavereud (Audi R8) - Sainteloc - 1'38"448
25 - Nicolas Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'38"478
26 - Sven Müller (Porsche 911) - Rutronik - 1'38"555
27 - Alex Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'38"643
28 - Steven Palette (Porsche 911) - Schumacher - 1'39"008
29 - Cesar Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'39"097
30 - Dante Rappange (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'39"555
31 - Magnus Gustavsen (Mercedes AMG) - Winward - 1'39"735
32 - James Jakes (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'39"974

1 Lug [16:40]

Ferrari: il sogno infranto per una
negligenza da parte della direzione gara

Michele Montesano

Da sempre un annoso problema di ogni automobilista, il traffico nel motorsport può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Doppiaggi e situazioni caotiche in molti casi hanno cambiato l’esito finale delle gare. Ma ciò che si è assistito alla recente 24 Ore di Spa-Francorchamps ha del paradossale. Ferrari e il team AF Corse Francorchamps Motors hanno letteralmente visto, a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, andare in frantumi una meritata vittoria per colpa di una vettura che ha ostruito involontariamente l’ingresso della corsia box.

Ma andiamo con ordine. Dopo una gara intensa e frenetica, condizionata da pioggia e numerose neutralizzazioni, il terzetto composto da Alessio Rovera, Davide Rigon e Alessandro Pier Guidi si trovava saldamente in prima posizione. L’equipaggio della Ferrari era riuscito a sfruttare il potenziale della 296 GT3 su pista asciutta per istallarsi al comando della 24 Ore di Spa verso mezzogiorno. Il dominio degli uomini di Maranello è proseguito quasi indisturbato, tanto che la vittoria era di fatto saldamente nelle loro mani.


Il colpo di scena, degno di un maestro del thriller, è arrivato nel corso dell’ultima ora. Dopo una breve fase di Full Course Yellow, Pier Guidi ha imboccato la corsia dei box per effettuare l’ultima sosta. Il pilota di Tortona si è però trovato dinanzi la Lamborghini del team Grasser ferma all’ingresso della pit-lane. Hugo Cook, al volante della Huracán GT3, ha provato in tutti i modi a riaccendere la vettura ma invano. Lo stesso Pier Guidi, dinnanzi a tale scena, non ha potuto far altro che aspettare l’arrivo dei commissari di gara. Infatti l’imbocco della corsia box è talmente stretto da non poter consentire l’ingresso di due vetture appaiate.

La scena tragicomica è proseguita con l’arrivato del mezzo d’intervento per trainare la Lamborghini rimasta in panne. Attimi interminabili che hanno visto la squadra AF Corse impotente dinnanzi a tale situazione. Quando, finalmente, la corsia box è stata liberata Pier Guidi ha potuto effettuare la sua sosta ma, ormai, con la consapevolezza di aver perso la gara. Rientrato in quinta posizione, l’ufficiale della Ferrari ha provato una disperata rimonta culminata, però, con il secondo posto e tanto rammarico per l’occasione sfumata.

Osservando i frangenti del fatidico momento, si nota l’assenza di segnalazione da parte dei commissari in merito alla Lamborghini ferma. Nessuna bandiera gialla all’imbocco della corsia box e tantomeno nessun avviso da parte della direzione gara. Considerando l’ingresso della pitlane, cieco e delimitato da alti muretti in cemento, ne il muretto box Ferrari che tantomeno il pilota si sono potuti accorgere della presenza della Huracan ferma.



La frustrazione di tutta la squadra Ferrari deriva proprio dalla mancata comunicazione da parte della direzione gara. Infatti, data la particolare situazione, la pitlane si sarebbe dovuta chiudere preventivamente. Lo stesso Pier Guidi, al termine della gara, ha raccontato: “Ho chiesto ai box se avevano visto un messaggio in merito a tale situazione, ma non c’era nessuna segnalazione da parte della direzione gara. Se ci avessero informato che la corsia box era bloccata non ci saremmo di certo fermati. Sarei rimasto fuori e avrei completato un altro giro, anche se era leggermente tirato penso che ce l’avrei fatta”.

Amareggiato Antonello Coletta, responsabile Ferrari Endurance e Corse Clienti: “Oggi ci è stato sottratto un sogno. La vittoria della 24 Ore di Spa del Centenario era alla nostra portata, quello a cui abbiamo assistito ha dell’incredibile. Non ci sono parole per descrivere l’amarezza per aver visto un episodio surreale cancellare un successo che avevamo meritato in pista, sia per il modo in cui i piloti della Ferrari numero 51 hanno condotto la corsa che per il lavoro svolto da tutta la squadra. Il podio nella classe Pro e in quella Bronze sono solamente una magra consolazione”.

30 Giu [18:16]

Endurance a Spa – Gara: Aston Martin
conquista la 24 Ore del Centenario

Michele Montesano

Incerta fino all’ultimo, la 24 Ore di Spa-Francorchamps ha saputo regalare emozioni dallo spegnimento dei semafori fino all’ultimo giro. Pioggia, incidenti, safety-car e bandiere gialle hanno condizionato l’intera gara. Ma l’edizione del Centenario della 24 Ore di Spa si è decisa solamente nelle ultime battute con la vittoria dell’Aston Martin Vantage Evo GT3 del Comtoyou Racing magistralmente guidata da Mattia Drudi, Marco Sørensen e Nicki Thiim. La squadra belga non solo ha conquistato la vittoria davanti al suo pubblico, ma ha riportato al successo il marchio inglese che mancava dal gradino più alto del podio di Spa dal 1948 con la DB1 della coppia John Horsfall e Leslie Johnson.

Se la pioggia ha condizionato gran parte della gara, rimescolando diverse volte la classifica generale, la lotta per la vittoria è entrata nel vivo solamente nella mattinata della domenica. A contendersi il primato la Ferrari 296 GT3 griffata AF Corse-Francorchamps Motors, del terzetto Alessandro Pier Guidi, Alessio Rovera e Davide Rigon, l’Aston Martin del Comtoyou Racing e la BMW M4 GT3 Rowe Racing portata in pista da Augusto Farfus, Dan Harper e Max Hesse, già vincitori nella prima gara stagionale Endurance del GT World Challenge Europe a Le Castellet.



Con l’asfalto che si è man mano asciugato, la Ferrari si è rivelata la vettura più competitiva del lotto. Il team AF Corse, sfruttando due fasi di neutralizzazioni, ha quindi preso il comando delle operazioni verso mezzogiorno. Con la Ferrari lanciata verso il trionfo, quando mancava meno di un’ora alla bandiera a scacchi, è arrivato il colpo di scena. Nel rientrare ai box per l’ultima sosta, Pier Guidi si è dovuto fermare all’ingresso della pitlane bloccato dalla Lamborghini del Grasser rimasta in panne. Il tempo perso per spostare la Huracan GT3 è costato carissimo alla Ferrari.

Il primo ad approfittarne è stato proprio Drudi che è salito al comando della gara. Il riminese, potendo contare su un buon margine sugli inseguitori, ha quindi gestito gli ultimi interminabili minuti di gara per poi tagliare per primo il traguardo. Scivolato al quinto posto, Pier Guidi ha iniziato una furiosa rimonta a suon di giri veloci. Il pilota ufficiale della Ferrari ha dapprima sopravanzato l’Aston Martin di David Pittard, rimediando anche una tamponata, per poi sorpassare la Porsche di Julien Andlauer.



Infine Pier Guidi ha avuto la meglio anche su Hesse guadagnando il secondo posto finale. Risultato che non rende merito alla Ferrari 296 GT3 che, per gran parte della gara, si è rivelata la vettura più rapida sul tracciato belga. Rammarico anche per il team Rowe Racing che, a due giri dalla bandiera a scacchi, ha dovuto richiamare ai box Hesse per uno splash and go scivolando, così, sesto. A tagliare il traguardo in terza posizione è stato Pittard, poi sanzionato per la sportellata inflitta a Pier Guidi.

Il terzo posto è andato così alla BMW M4 GT3 del terzetto composto da Sheldon van der Linde, Dries Vanthoor e Charles Weerts. L’equipaggio del team WRT aveva guidato la gara nelle fasi notturne prima di essere sanzionata con un drive through per eccesso di velocità in regime di Full Course Yellow. Quarta, l’Aston Martin del Walkenhorst Motorpsort che ha preceduto la Lamborghini del poleman Franck Perera in equipaggio con Marco Mapelli e Jordan Pepper. Il terzetto del Grasser ha purtroppo perso terreno già nelle prime fasi di gara per un problema di rifornimento.



Se le Mercedes non hanno particolarmente brillato per la vittoria assoluta, è andata meglio nelle altre classi con il settimo posto assoluto, nonché vittoria in Gold Cup, per la AMG GT3 griffata AlManar Racing by GetSpeed di Al Faisal Al Zubair, Mikael Grenier, Dominik Baumann e Philip Ellis. Vittoria Audi in Bronze Cup. Il Tresor Attempto Racing ha portato al decimo posto assoluto la R8 LMS GT3 di Dylan Perera, Aleksei Nesov, Andrey Mukovz e Max Hofer. A completare il podio di classe la Ferrari AF Corse, di Andrea Bertolini, Tommaso Mosca, Jef e Louis Machiels, oltre alla Lamborghini del Barwell Motorsport.

Mercedes si è rifatta anche in classe Silver grazie al successo dell’equipaggio Yannic Mettler, Anthony Bartone, Aaron Walker e James Kell, ventiduesimi assoluti, che hanno preceduto la Porsche del Dinamic GT di Jop Rappange, Axel Blom, Marius Nakken e Theo Nouet. Anche in ProAm il successo porta la firma della stella di Stoccarda grazie alla Mercedes gestita dal Riley con al volante Nick Catsburg, Colin Braun, George Kurtz e Ian James.



Tra i delusi della 24 Ore di Spa troviamo sicuramente Valentino Rossi che, in coppia con Raffaele Marciello e Maxim Martin, ha concluso in ventiquattresima posizione. Il “Dottore”, durante i suoi turni di guida, ha commesso alcuni errori che l’hanno fatto scivolare fuori dalla top 10. Stregata anche la gara dell’Iron Lynx, tra inconvenienti tecnici e contatti, Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli sono usciti subito fuori dalla lotta. Da segnalare il pauroso incidente che, nel corso della quarta ora, ha visto coinvolti Christian Hook e Nicolas Baert nella discesa de La Source. Rimasta ferma in pista, la Ferrari è stata centrata da Adrian D’Silva prendendo fuoco. Nonostante l’entità dell’impatto, fortunatamente tutti i piloti sono usciti indenni.

Domenica 30 giugno 2024, gara

1 - Drudi-Thiim-Sorensen (Aston Martin) - Comtoyou - 478 giri
2 - Pier Guidi-Rigon-Rovera (Ferrari) - AF Corse - 33"604
3 - S.Van der Linde-D.Vanthoor-Weerts (BMW) - WRT - 38"831
4 - Pittard-Chaves-Gunn (Aston Martin) - Walkenhorst - 47"815
5 - Pepper-Perera-Mapelli (Lamborghini) - Grasser - 1'14"750
6 - Farfus-Harper-Hesse (BMW) - Rowe - 1'26"872
7 - Al Zubair-Baumann-Grenier-Ellis (Mercedes) - GetSpeed - 1'45"090
8 - Jaminet-Campbell-Makowiecki (Porsche) - SSR Herberth - 1'45"904
9 - Niederhauser-S.Muller-Andlauer (Porsche) - Rutronik - 1 giro
10 - Mukovoz-Hofer-Pereira-Nesov (Audi) - Tresor Attempto - 1 giro
11 - Goethe-Gamble-MacDonald (McLaren) - Garage 59 - 1 giro
12 - Feller-Haase-Aka (Audi) - Tresort Attempto - 1 giro
13 - L.Machiels-J.Machiels-Bertolini-Mosca (Ferrari) - AF Corse - 1 giro
14 - Rindone-Stevenson-Kujala-Michelotto (Lamborghini) - Barwell - 1 giro
15 - Evrard-Magnus-Pla-De Wilde (Audi) - Sainteloc - 2 giri
16 - Froggatt-Hui-Cheever-Wadoux (Ferrari) - Tempesta - 2 giri
17 - Maini-Owega-Beretta (Mercedes) - Haupt - 2 giri
18 - Goetz-Drouet-De Pauw (Mercedes) - Boutsen VDS - 2 giri
19 - Vervisch-Mies-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 3 giri
20 - J.De Wilde-Pauwels-Van Uitert-Rappange (Aston Martin) - Comtoyou - 3 giri
21 - Radcliffe-Millroy-Bell-Rueda (McLaren) - Optimum - 3 giri
22 - Au-Picariello-Fach-Rump (Porsche) - Herberth - 3 giri
23 - Balfe-Del Sarte-Barnicoat-Neary (McLaren) - Optimum - 3 giri
24 - Marciello-Martin-Rossi (BMW) - WRT - 3 giri
25 - Bartone-Kell-Mettler-Walker (Mercedes) - GetSpeed - 4 giri
26 - Evans-Eriksson-Preining (Porsche) - Phantom Global - 5 giri
27 - Nouet-Rappange-Nakken-Blom (Porsche) - Dinamic - 5 giri
28 - Sathienthirakul-Caresani-Arrow (Mercedes) - Winward - 5 giri
29 - Kurtz-Braun-James-Catsburg (Mercedes) - Riley - 6 giri
30 - Patrese-Ferrari-Moncini-Van Berlo (Audi) - Tresor Attempto - 6 giri
31 - Perez Companc-Assenheimer-Basz (Mercedes) - Madpanda - 7 giri
32 - Clark-Dejonghe-Lismont-Maassen (Aston Martin) - Comtoyou - 8 giri
33 - D.Leung-Ebrahim-Sowery-De Philippe (BMW) - Century - 8 giri
34 - Klymenko-Varutti-Stadsbader-Paverud (Audi) - Sainteloc - 16 giri
35 - Bechtolsheimer-Doquin-Mitchell-Collard (Lamborghini) - Barwell - 18 giri
36 - Rio-Pun-Tse-Dontje (Mercedes) - Uno - 21 giri
37 - Llarena-Cook-Qarajouli-Moulin (Lamborghini) - Grasser - 22 giri
38 - Sansom-Salkeld-Kjaergaard-Baldwin (McLaren) - Garage 59 - 24 giri
39 - Ramos-Prette-Smalley-Kirchhofer (McLaren) - Garage 59 - 27 giri

Giro più veloce: Marco Mapelli 2'16"105

Ritirati
Panis-Gazeau-Meyuhas-Baud (Mercedes) - Boutsen VDS
Buncombe-Caygill-Buncombe-Mardenborough (McLaren) - RJN
Al Khalifa-Kodric-Williamson-F.Bird (Mercedes) - 2 Seas
Rosi-Schirò-Fumanelli-Di Amato (Ferrari) - Kessel
Leroux-Hanafin-Robin (Aston Martin) - Walkenhorst
Hartshorne-Tuck-Keen-Hull (Ferrari) - Kessel
Malykhin-Bachler-Sturm (Porsche) - Pure Rxcing
Al Harthy-De Haan-Klingmann-Williams (BMW) - OQ by Oman
Gounon-Schiller-Stolz (Mercedes) - GetSpeed
Juncadella-Vesti-R.Aron (Mercedes) - GruppeM
Lind-Heylen-Gachet (Audi) - Haas RT
Neubauer-Abril-Vidales (Ferrari) - AF Corse
Creswick-Jansen-Green-Garg (Aston Martin) - Walkenhorst
Auer-Engel-Morad (Mercedes) - Winward
Rougier-Carton-Eteki-Palette (Audi) - CSA
Bohn-Renauer-Schuring-Renauer (Porsche) - Herberth
Bortolotti-Cairoli-Caldarelli (Lamborghini) - Iron Lynx
Sims-Ibrahim-Love-Konrad (Mercedes) - Triple Eight
Boccolacci-Guven-Heinrich (Porsche) - Schumacher CLRT
Estre-Pilet-L-Vanthoor (Porsche) - HubAuto
Baert-Muth-Ogaard-Bastard (Aston Martin) - Comtoyou
Hook-Laser-Perel-Crestani (Ferrari) - Rinaldi
Da Silva-Li-Leitch-Bamber (Porsche) - EBM
Sager-Dienst-De Oliveira-Zochling (Porsche) - Dinamic
Bertels-B.Schumacher-Fumal (Audi) - Haas RT
Eng-Wittmann-Yelloly (BMW) - Rowe
Blattner-Marschall-Hartog-Robichon (Porsche) - Rutronik

29 Giu [10:30]

Svelato il calendario 2025: 10 eventi
Monza e Misano le tappe italiane

Michele Montesano

Come da tradizione, il fine settimana della 24 Ore di Spa-Francorchamps è stata l’occasione per svelare il calendario della prossima stagione del GT World Challenge Europe. Il campionato 2025 sarà composto da dieci eventi in totale, suddivisi equamente tra la serie Endurance Cup e quella Sprint Cup. È stato direttamente Stephane Ratel, fondatore e CEO di SRO Motorsport Group, a presentare il futuro della categoria.

Esattamente come avvenuto quest’anno, spetterà al Paul Ricard dare l’avvio alla stagione 2025. Il circuito francese ospiterà dapprima il Prologo, il 10 e 11 marzo, e poi il mese successivo la gara di apertura dell’Endurance Cup. L’avvio della serie Sprint avverrà invece in Inghilterra a Brands Hatch, il fine settimana del 4 maggio, seguita dopo due settimane dalla tappa di Zandvoort che farà il suo ritorno dopo un anno sabbatico.

La prima domenica di giugno toccherà a Monza. La gara che si svolgerà nel Tempio della Velocità, valida per la serie Endurance, farà da antipasto alla 24 Ore di Spa-Francorchamps, confermata a fine giugno. A luglio il GT World Challenge tornerà nuovamente in Italia, ma questa volta a Misano per la tappa della Sprint, in scena dal 18 al 20 luglio. Conclusa la pausa estiva, il campionato riprenderà con la serie Endurance e la gara del Nürburgring prevista a fine agosto.

Si andrà alla volta della Spagna per il doppio appuntamento di Valencia e Barcellona. Entrambi validi per la serie Sprint, il circuito intitolato a Ricardo Tormo ospiterà le vetture GT3 il fine settimana del 21 settembre, mentre il Montmelò chiuderà la stagione il 12 ottobre. La gara finale dell’Endurance Cup è invece ancora da definire ma sono state opzionate due date, il 26 ottobre o il 22 novembre. Come confermato direttamente da Ratel, si deciderà l’ultimo appuntamento del 2025 in base a come andrà l’evento di Jeddah di quest’anno, qualora non venisse confermata la tappa dell’Arabia Saudita si troverà un evento sostitutivo in Europa.

Il calendario del GT World Challenge Europe Endurance e Sprint 2025

10-11 marzo - Prologo Paul Ricard
13 aprile - Paul Ricard (Endurance Cup)
4 maggio - Brands Hatch (Sprint Cup)
13-14 maggio - Test 24 Ore di Spa
18 maggio - Zandvoort (Sprint Cup)
1 giugno - Monza (Endurance Cup)
28-29 giugno - 24 Ore di Spa (Endurance Cup)
20 luglio - Misano (Sprint Cup)
31 agosto - Nurburgring (Endurance Cup)
21 settembre - Valencia (Sprint Cup)
12 ottobre - Barcellona (Sprint Cup)
26 ottobre o 22 novembre: TBC

28 Giu [17:27]

Endurance a Spa – Superpole
Perera da record con la Lamborghini

Michele Montesano

È stata una Superpole vietata ai deboli di cuore quella del Centenario della 24 Ore di Spa-Francorchamps. A partire dalla prima piazzola della maratona belga, gara valida per il GT World Challenge Europe Endurance Cup, sarà Franck Perera. Il francese del GRT Grasser Racing Team, proprio nel suo ultimo tentativo, ha stampato un crono di 2’13”718 siglando, oltretutto, il record assoluto di una vettura GT3. Non solo, Perera ha regalato la prima Superpole a Lamborghini.

Il francese, in equipaggio con Marco Mapelli e Jordan Pepper, aveva già preso le misure nel corso della qualifica di ieri sera siglando il riferimento della sessione. Quest’oggi pomeriggio, nonostante le diverse temperature e un’asfalto più caldo, Perera si è confermato al vertice battendo di 36 millesimi Lucas Auer. Un battito di ciglia che ha fatto scivolare il pilota della Mercedes in seconda posizione. Alessio Rovera, nonostante sia stato il più veloce nel secondo settore, non è riuscito a portare la Ferrari 296 GT3 oltre il terzo crono.

Prestazione da incorniciare per Lorenzo Patrese. Grazie a un tempo di 2’14”006, il pilota del Tresor Attempto Racing è rimasto per gran parte della sessione in cima alla lista dei tempi. Il più veloce in assoluto con l’Audi R8 LMS GT3, Patrese ha conquistato la pole di classe Gold Cup. Il figlio d’arte ha preceduto l’esperto Jules Gounon, al volante della Mercedes del GetSpeed, e l’alfiere dell’AF Corse Vincent Abril.

A scattare dalla quarta fila saranno Gilles Magnus, autore del secondo crono di Gold Cup con l’Audi del Sainteloc Racing, e Mathieu Jaminet risultato il più veloce tra i piloti Porsche. A completare la top 10 Maximilian Götz, su Mercedes del Boutsen VDS, e il campione in carica del DTM Thomas Preining. È mancato il guizzo finale a Mattia Drudi che, per soli 63 millesimi nei conforti del pilota Porsche, non è rientrato tra i primi dieci. Il riminese ha condotto l’Aston Martin Vantage in undicesima piazza davanti a Marvin Kirchhöfer, autore della pole di Bronze Cup con la McLaren del Garage 59.

Più attardata la Lamborghini Huracan del team Iron Lynx. Chiamato ad affrontare la Superpole, Andrea Caldarelli ha siglato il diciottesimo crono infilandosi tra le due BMW M4 GT3 del team Rowe rispettivamente di Max Hesse e Marco Wittmann. Con ogni probabilità tutte e tre le vetture hanno usato un assetto già improntato in vista della gara.

Venerdì 28 giugno 2024, superpole

1 - Franck Perera (Lamborghini Huracan) - Grasser - 2'13"718
2 - Lucas Auer (Mercedes AMG) - Winward - 2'13"754
3 - Alessio Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 2'13"968
4 - Lorenzo Patrese (Audi R8) - Tresor Attempto - 2'14"006
5 - Jules Gounon (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'14"039
6 - Vincent Abril (Ferrari 296) - AF Corse - 2'14"139
7 - Gilles Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 2'14"206
8 - Mathieu Jaminet (Porsche 911) - SSR Herberth - 2'14"250
9 - Maximilian Goetz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 2'14"261
10 - Thomas Preining (Porsche 911) - Phantom Global - 2'14"271
11 - Mattia Drudi (Aston Martin Vantage) - Comtoyou - 2'14"334
12 - Marvin Kirchhofer (McLaren 720S) - Garage 59 - 2'14"346
13 - Arjun Maini (Mercedes AMG) - Haupt - 2'14"491
14 - Henrique Chaves (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 2'14"505
15 - Mikael Grenier (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'14"707
16 - Dorian Boccolacci (Porsche 911) - Schumacher CLRT - 2'14"780
17 - Max Hesse (BMW M4) - Rowe - 2'14"866
18 - Simon Gachet (Audi R8) - Haas RT - 2'15"089
19 - Andrea Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 2'15"067
20 - Marco Wittmann (BMW M4) - Rowe - 2'15"068

27 Giu [23:15]

Endurance a Spa - Qualifica
Lamborghini batte Ferrari

Massimo Costa

66 iscritti, 24 vetture racchiuse in neanche un secondo, 36 in un secondo e mezzo, 48 in due secondi. Ecco a voi la 24 Ore di Spa, con una qualifica, disputata dalle 20.30 alle 22.00, tiratissima e divisa in quattro frazioni. La media dei tempi segnati dai piloti ha determinato la classifica con cui venerdì pomeriggio si svolgerà la Superpole alla quale parteciperanno i primi 20 di questa qualifica, e a un certo punto della serata davanti a tutti vi erano le due Ferrari di AF Corse.

Con il Q1 destinato ai soli team che schierano il quarto pilota, la sessione è entrava nel vivo con il Q2. Alessio Rovera è stato il più veloce in questa frazione in 2'15"382 con la Ferrari n.51, e il suo compagno Davide Rigon è risultato quarto nel Q3 dove Vincent Abril si è imposto in 2'14"938 con la Ferrari n.71. Ma gli avversari non stavano a guardare.

La Lamborghini Huracan del team Grasser, nel Q2 si è portata in seconda posizione con Franck Perera, decimo Marco Mapelli nel Q3, poi il capolavoro finale di Jordan Pepper. Con la Huracan sempre più leggera di carburante, il sudafricano ha chiuso il Q4 in 2'14"903 mentre Alessandro PIer Guidi (con la 51) non ha fatto meglio di 2'15"274. Media finale per la Huracan di Grasser, 2'15"275, mentre per la Ferrari 51 il tempo totale è risultato di 2'15"321.

Peggio ha fatto la Ferrari 71: nel Q2, David Vidales ha terminato settimo, solo 17esimo Thomas Neubauer. Impossibile quindi rimanere al vertice assoluto per questo equipaggio che aveva visto Abril velocissimo nel Q2 e autore della seconda prestazione assoluta. Infatti, sono stati scavalcati dalla Mercedes Winward di Auer-Engel-Morad, con quest'ultimo che però non ha girato costringendo Auer a un doppio turno.

Notevole la qualifica della Aston Martin del Comtoyou affidata a Drudi-Thiim-Sorensen, quinti assoluti davanti alle Porsche dei team Phantom Global e Schumacher, squadra francese. La Porsche schiera anche un super trio nel team HubAuto con il poleman della 24 Ore di Le Mans Kevin Estre, Patrick Pilet e Laurens Vanthoor, ma qualcosa non ha funzionato perché in classifica si ritrovano appena 44esimi.

Fuori dalla top 10 l'Audi. La prima vettura della Casa degli Anelli è 11esima ed è quella di Evrard-Magnus-Pla-De Wilde per il team Sainteloc, primi nella classe Gold, mentre la prima BMW è quella del team Rowe, 13esima con Farfus-Harper-Hesse. Tra di loro, prima tra i Bronze, la McLaren Garage 59 di Ramos-Prette-Smalley-Kirchhofer. Un italiano in top 20 è Michele Beretta, 16esimo con la Mercedes Haupt che condivide con Arjun Maini e Jusuf Owega, secondi tra i Gold.

Solo 17esimo l'equipaggio di punta della Lamborghini con Bortolotti-Cairoli-Caldarelli per il team Iron Lynx. Sarà necessario capire cosa non ha funzionato se guardiamo alla prestazione della Huracan schierata da Grasser che è in pole, ma forse si è preferito non spingere troppo rimandando alla Superpole l'assalto alle primissime posizioni. Subito alle loro spalle l'Audi Tresor Attempto del trio italiano Patrese-Ferrari-Moncini con l'aggiunta di Van Berlo. Male le BMW del WRT, 21esima con Marciello-Martin-Rossi e 23esima con S.Van der Linde-D.Vanthoor-Weerts.

Ma questo era solo l'antipasto. Domani con la Superpole, tutto potrà cambiare.

Giovedì 27 giugno 2024, qualifica
Lo schieramento si basa sulla media del Q1-Q2-Q3-Q4

1 - Pepper-Perera-Mapelli (Lamborghini) - Grasser - 2'15"275
2 - Pierguidi-Rigon-Rovera (Ferrari) - AF Corse - 2'15"321
3 - Auer-Engel-Morad (Mercedes) - Winward - 2'15"371
4 - Neubauer-Abril-Vidales (Ferrari) - AF Corse - 2'15"460
5 - Drudi-Thiim-Sorensen (Aston Martin) - Comtoyou - 2'15"659
6 - Evans-Eriksson-Preining (Porsche) - Phantom Global - 2'15"689
7 - Boccolacci-Guven-Heinrich (Porsche) - Schumacher CLRT - 2'15"751
8 - Gounon-Schiller-Stolz (Mercedes) - GetSpeed - 2'15"807
9 - Jaminet-Campbell-Makowiecki (Porsche) - SSR Herberth - 2'15"828
10 - Pittard-Chaves-Gunn (Aston Martin) - Walkenhorst - 2'15"877
11 - Evrard-Magnus-Pla-De Wilde (Audi) - Sainteloc - 2'15"901
12 - Ramos-Prette-Smalley-Kirchhofer (McLaren) - Garage 59 - 2'15"933
13 - Farfus-Harper-Hesse (BMW) - Rowe - 2'16"007
14 - Goetz-Drouet-De Pauw (Mercedes) - Boutsen VDS - 2'16"011
15 - Eng-Wittmann-Yelloly (BMW) - Rowe - 2'16"048
16 - Maini-Owega-Beretta (Mercedes) - Haupt - 2'16"051
17 - Bortolotti-Cairoli-Caldarelli (Lamborghini) - Iron Lynx - 2'16"053
18 - Patrese-Ferrari-Moncini-Van Berlo (Audi) - Tresor Attempto - 2'16"069
19 - Lind-Heylen-Gachet (Audi) - Haas RT - 2'16"086
20 - Al Zubair-Baumann-Grenier-Ellis (Mercedes) - GetSpeed - 2'16"108
21 - Marciello-Martin-Rossi (BMW) - WRT - 2'16"180
22 - Goethe-Gamble-MacDonald (McLaren) - Garage 59 - 2'16"183
23 - S.Van der Linde-D.Vanthoor-Weerts (BMW) - WRT - 2'16"233 
24 - Feller-Haase-Aka (Audi) - Tresort Attempto - 2'16"259
25 - Rougier-Carton-Eteki-Palette (Audi) - CSA - 2'16"327
26 - Al Khalifa-Kodric-Williamson-F.Bird (Mercedes) - 2 Seas - 2'16"444
27 - Niederhauser-S.Muller-Andlauer (Porsche) - Rutronik - 2'16"500
28 - Froggatt-Hui-Cheever-Wadoux (Ferrari) - Tempesta - 2'16"555
29 - Sathienthirakul-Caresani-Arrow (Mercedes) - Winward - 2'16"556
30 - Malykhin-Bachler-Sturm (Porsche) - Pure Rxcing - 2'16"574
31 - Vervisch-Mies-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 2'16"626
32 - Balfe-Del Sarte-Barnicoat-Neary (McLaren) - Optimum - 2'16"666
33 - Mukovoz-Hofer-Pereira-Nesov (Audi) - Tresor Attempto - 2'16"695
34 - Panis-Gazeau-Meyuhas-Baud (Mercedes) - Boutsen VDS - 2'16"724
35 - Bechtolsheimer-Doquin-Mitchell-Collard (Lamborghini) - Barwell - 2'16"731
36 - Machiels-Machiels-Bertolini-Mosca (Ferrari) - AF Corse - 2'16"758
37 - Klymenko-Varutti-Stadsbader-Paverud (Audi) - Sainteloc - 2'16"850
38 - Leroux-Hanafin-Robin (Aston Martin) - Walkenhorst - 2'16"890
39 - Perez Companc-Assenheimer-Basz (Mercedes) - Madpanda - 2'16"951
40 - Clark-Dejonghe-Lismont-Maassen (Aston Martin) - Comtoyou - 2'16"973
41 - Radcliffe-Millroy-Bell-Rueda (McLaren) - Optimum - 2'17"013
42 - Hook-Laser-Perel-Crestani (Ferrari) - Rinaldi - 2'17"032
43 - Sager-Dienst-De Oliveira-Zochling (Porsche) - Dinamic - 2'17"043
44 - Estre-Pilet-L-Vanthoor (Porsche) - HubAuto - 2'17"125
45 - Rosi-Schirò-Fumanelli-Di Amato (Ferrari) - Kessel - 2'17"146
46 - Al Harthy-De Haan-Klingmann-Williams (BMW) - OQ by Oman - 2'17"188
47 - Au-Picariello-Fach-Rump (Porsche) - Herberth - 2'17"191
48 - D.Leung-Ebrahim-Sowery-De Philippe (BMW) - Century - 2'17"262
49 - Bartone-Kell-Mettler-Walker (Mercedes) - GetSpeed - 2'17"296
50 - Llarena-Cook-Qarajouli-Moulin (Lamborghini) - Grasser - 2'17"322
51 - Baert-Muth-Ogaard-Bastard (Aston Martin) - Comtoyou - 2'17"415
52 - Juncadella-Vesti-R.Aron (Mercedes) - GruppeM - 2'17"510
53 - Rio-Pun-Tse-Dontje (Mercedes) - Uno - 2'17"578
54 - J.De Wilde-Pauwels-Van Uitert-Rappange (Aston Martin) - Comtoyou - 2'17"645
55 - Sims-Ibrahim-Love-Konrad (Mercedes) - Triple Eight - 2'17"672
56 - Buncombe-Caygill-Buncombe-Mardenborough (McLaren) - RJN - 2'17"843
57 - Rindone-Stevenson-Kujala-Michelotto (Lamborghini) - Barwell - 2'17"891
58 - Creswick-Jansen-Green-Garg (Aston Martin) - Walkenhorst - 2'17"932
59 - Nouet-Rappange-Nakken-Blom (Porsche) - Dinamic - 2'17"949
60 - Kurtz-Braun-James-Catsburg (Mercedes) - Riley - 2'17"983
61 - Hartshorne-Tuck-Keen-Hull (Ferrari) - Kessel - 2'18"076
62 - Bohn-Renauer-Schuring-Renauer (Porsche) - Herberth - 2'18"292
63 - Sansom-Salkeld-Kjaergaard-Baldwin (McLaren) - Garage 59 - 2'18"327
64 - Bertels-B.Schumacher-Fumal (Audi) - Haas RT - 2'20"292
65 - Da Silva-Li-Leitch-Bamber (Porsche) - EBM - 2'21"031
66 - Blattner-Marschall-Hartog-Robichon (Porsche) - Rutronik - 2'16"906

18 Mag [22:48]

Sprint a Misano – Gara 2
Weerts-Vanthoor fendono la notte

Michele Montesano - Foto Speedy

BMW ha proseguito a dettare legge a Misano. Anche con il calare della notte la M4 GT3 si è rivelata la vettura da battere nel GT World Challenge Europe Sprint Cup. Secondi nella prima gara, questa sera Charles Weerts e Dries Vanthoor si sono presi la rivincita conquistando il meritato successo sul circuito intitolato a Marco Simoncelli. Quella ottenuta a Misano è, inoltre, la cinquantesima vittoria del team WRT nel campionato di SRO.

La supremazia messa in mostra da Weerts e Vanthoor è stata lampante. La coppia della BMW ha condotto la gara dalla prima all’ultima curva. Dapprima è toccato al poleman Weerts gestire la partenza e le prime fasi, condizionate anche da una safety car per via del testacoda di Stephane Denoual allo spegnimento dei semafori. Ceduto il volante a Vanthoor, il belga ha poi gestito il vantaggio fin sotto la bandiera a scacchi. Dopo la vittoria a Brands Hatch, l’equipaggio del WRT è stato il primo a ottenere il secondo successo stagionale.

Se la vittoria non è mai stata messa in discussione, la gara è stata animata dalla lotta per la seconda posizione. Partito quinto, Valentino Rossi ha subito provato a sopravanzare Simon Gachet. Il vincitore di gara 1 ci è riuscito nel corso del sesto passaggio per poi mettersi nella scia di Giacomo Altoè. L’italiano, però, si è rivelato un osso duro da sorpassare in pista, così il muretto del WRT ha provato a sopravanzare la Ferrari dell’Emil Frey Racing ai box. Questa volta il team WRT ha optato per un overcut effettuando il cambio pilota il giro successivo rispetto a quanto fatto dall’Emil Frey. Ancora una volta la strategia ha pagato: Maxime Martin, subentrato a Rossi, si è ritrovato davanti a Thierry Vermeulen, salito sulla Ferrari al posto di Altoè.



Terzo, Martin nel giro di poche tornate ha ricucito il distacco su Maro Engel, al volante della Mercedes guidata nel primo stint da Lucas Auer. Il duello è entrato subito nel vivo con Engel che è riuscito a chiudere ogni varco neutralizzando tutte le manovre di sorpasso messe in atto da Martin. Il belga, in coppia con Rossi, si è quindi dovuto accontentare del gradino più basso del podio. Quarto posto per Altoè e Vermeulen, con quest’ultimo che ha provato a inserirsi nel duello per il secondo posto ma senza successo. Top 5 completata dalla Porsche di Patrick Niederhauser e Sven Müller.

Decimi assoluti, Sam de Haan e Calan Williams, al volante della BMW M4 GT3 del WRT, hanno conquistato nuovamente la vittoria in Silver Cup. A completare il podio di classe la coppia dell’Audi del Sainteloc Racing Gilles Stadsbader-Ivan Klymenko seguita dalla Ferrari AF Corse di Sean Hudspeth e Jef Machiels, quest’ultimo autore di un innocuo testacoda nelle fasi finali della gara.

Tripletta Audi in Gold Cup. Lucas Legeret e Gachet, undicesimi assoluti, hanno vinto davanti Max Holger e Luca Engstler, nuovamente secondi, e Gilles Magnus-Paul Evrard. A trionfare in Bronze Cup la coppia dello Sky Tempesta Racing composta da Eddie Cheever e Jonathan Hui. L’equipaggio della Ferrari ha preceduto la BMW di Dan Harper-Darren Leung che, proprio nelle ultime battute, ha strappato il secondo posto alla Lamborghini dell’Imperiale Racing di Ugo de Wilde e Dmitry Gvazava.

Sabato 18 maggio 2024, gara 2

1 - Vanthoor-Weerts (BMW M4) - WRT - 38 giri - 1h01'22"770
2 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 1"963
3 - Martin-Rossi (BMW M4) - WRT - 2"552
4 - Vermeulen-Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 3"638
5 - Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 17"998
6 - Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 18"650
7 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 19"400
8 - Perez Companc-Keen (Mercedes AMG) - Madpanda - 24"799
9 - Gounon-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 25"469
10 - de Haan-Williams (BMW M4) - WRT - 25"847
11 - Gachet-Legeret (Audi R8) - CSA - 36"010
12 - Haase-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 36"409
13 - Engstler-Hofer (Audi R8) - Engstler - 46"504
14 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 48"382
15 - Klymenko-Stadsbader (Audi R8) - Sainteloc - 52"548
16 - Yoluc-Eastwood (Ferrari 296) - R.T. Turkey - 1'00"740
17 - Cheever-Hui (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'01"286
18 - Machiels-Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 1'01"591
19 - Rappange-Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'08"283
20 - Harper-Leung (BMW M4) - Century - 1'08"916
21 - De Wilde-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'13"445
22 - Barr-Gustavsen (Mercedes AMG) - Winward - 1'14"313
23 - Marschall-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 1'14"609
24 - Mitchell-Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'16"392
25 - Prette-Cottingham (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'16"878
26 - Feller-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'20"965
27 - Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 1 giro
28 - Kujala-Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1 giro
29 - Butti-Delli Guanti (Lamborghini Huracan) - GSM - 1 giro
30 - Dienst-Sager (Porsche 911) - Dinamic - 1 giro
31 - Lismont-Jakes (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1 giro
32 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 9 giri
33 - Drudi-Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 11 giri

Giro più veloce: Dries Vanthoor 1'32"470

Ritirati
Palette-Denoual (Porsche 911) - Schumacher

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